Molfetta Calcio retrocessa, un gruppo di tifosi: «Imbarazzante il silenzio del club»
Tutto il malumore in una nota: «Quale futuro per la società?»
mercoledì 17 maggio 2023
19.43
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota a firma di un gruppo di tifosi della Molfetta Calcio, in seguito alla retrocessione maturata domenica scorsa con la sconfitta nei play-out a Gravina.
"Una stagione fallimentare. È questa la definizione esatta per la stagione vissuta dalla Molfetta Calcio, massima compagine calcistica della città, mestamente retrocessa in Eccellenza, dopo un campionato a dir poco imbarazzante. Una stagione cominciata tra colpi di scena, maschere e pellegrinaggi alla Madonna dei Martiri, e conclusa con un pianto amaro divenuto purtroppo consuetudine per noi tifosi molfettesi.
Un disastro che parte da lontano e che ha una domanda alla base: come mai negli ultimi tre anni – ma anche nelle stagioni precedenti – è stata costruita una squadra sempre diversa, composta da giocatori che cambiavano nella quasi totalità della rosa, campionato dopo campionato? Non abbiamo mai avuto uno zoccolo duro nello spogliatoio da cui ripartire. Se negli scorsi anni queste scelte avevano comunque dato i loro frutti, la squadra allestita quest'anno si è rivelata di una pochezza disarmante. I due elementi migliori sono stati ceduti a metà stagione: uno scaricato, l'altro fuggito vilmente. Fuggito da (indegno) capitano.
La squadra è stata pessimamente allestita dall'uomo solo al comando dell'area sportiva: il mister facente funzione anche di direttore sportivo. Sì, perché nell'epoca della massima professionalizzazione di questo sport si è optato per tagliare la figura del direttore sportivo, vera chiave dei successi di tutte le squadre, dalla Champions League ai tornei minori. La squadra modesta è stata messa peggio in campo, con tutti i reparti in sofferenza e una pochezza di manovra in tutte le fasi. Una retrocessione sudata e meritata, domenica dopo domenica, con alcune delle pagine più vergognose del football cittadino, vedi alla voce Pozzuoli.
A distanza di tre giorni dal naufragio non si raccolgono da parte della società né voci né dichiarazioni. Un silenzio assordante che ci preoccupa e che ci lascia tutt'altro che tranquilli. Sui social compaiono aggiornamenti solo relativi al calcio femminile. Ma cosa ne sarà della prima squadra? Sarà fatta domanda di ripescaggio? Ci sarà l'iscrizione al prossimo desolante girone di Eccellenza pugliese, definitivamente debosciato dalla Lega con l'iscrizione di squadre dopolavoristiche?
Noi ci siamo stati, nelle tante disfatte e nelle poche gioie, e ci siamo oggi a elaborare il lutto. Ci saremo anche in futuro?
Ai dirigenti e alla proprietà l'ardua sentenza".
"Una stagione fallimentare. È questa la definizione esatta per la stagione vissuta dalla Molfetta Calcio, massima compagine calcistica della città, mestamente retrocessa in Eccellenza, dopo un campionato a dir poco imbarazzante. Una stagione cominciata tra colpi di scena, maschere e pellegrinaggi alla Madonna dei Martiri, e conclusa con un pianto amaro divenuto purtroppo consuetudine per noi tifosi molfettesi.
Un disastro che parte da lontano e che ha una domanda alla base: come mai negli ultimi tre anni – ma anche nelle stagioni precedenti – è stata costruita una squadra sempre diversa, composta da giocatori che cambiavano nella quasi totalità della rosa, campionato dopo campionato? Non abbiamo mai avuto uno zoccolo duro nello spogliatoio da cui ripartire. Se negli scorsi anni queste scelte avevano comunque dato i loro frutti, la squadra allestita quest'anno si è rivelata di una pochezza disarmante. I due elementi migliori sono stati ceduti a metà stagione: uno scaricato, l'altro fuggito vilmente. Fuggito da (indegno) capitano.
La squadra è stata pessimamente allestita dall'uomo solo al comando dell'area sportiva: il mister facente funzione anche di direttore sportivo. Sì, perché nell'epoca della massima professionalizzazione di questo sport si è optato per tagliare la figura del direttore sportivo, vera chiave dei successi di tutte le squadre, dalla Champions League ai tornei minori. La squadra modesta è stata messa peggio in campo, con tutti i reparti in sofferenza e una pochezza di manovra in tutte le fasi. Una retrocessione sudata e meritata, domenica dopo domenica, con alcune delle pagine più vergognose del football cittadino, vedi alla voce Pozzuoli.
A distanza di tre giorni dal naufragio non si raccolgono da parte della società né voci né dichiarazioni. Un silenzio assordante che ci preoccupa e che ci lascia tutt'altro che tranquilli. Sui social compaiono aggiornamenti solo relativi al calcio femminile. Ma cosa ne sarà della prima squadra? Sarà fatta domanda di ripescaggio? Ci sarà l'iscrizione al prossimo desolante girone di Eccellenza pugliese, definitivamente debosciato dalla Lega con l'iscrizione di squadre dopolavoristiche?
Noi ci siamo stati, nelle tante disfatte e nelle poche gioie, e ci siamo oggi a elaborare il lutto. Ci saremo anche in futuro?
Ai dirigenti e alla proprietà l'ardua sentenza".