Molfetta Calcio: ottimismo, soddisfazione e orgoglio. Ora i punti con l'Ascoli Satriano

La squadra gioca con consapevolezza, ma servono i punti

giovedì 22 settembre 2016
A cura di Andrea Teofrasto
Per fare punti contro l'Omnia Bitonto è bastata una prestazione ottima, bisognava fare i conti con gli episodi, augurandosi che si rivelassero fortunati nei confronti della Molfetta Calcio. Purtroppo così non è avvenuto, alcune decisioni arbitrali sfavorevoli hanno fatto la differenza, talvolta i biancorossi si sono complicati maledettamente la vita da soli. Tante le recriminazioni, altrettanti i rimpianti, ma, ora come non mai, è giusto, o meglio doveroso guardare il bicchiere mezzo pieno, ciò non significa ignorare dove si sarebbe potuto lavorare in maniera più efficace e tempestiva, sia chiaro. Dinanzi però ad una squadra neonata in estate e reduce dal cambio alla guida tecnica, abbiamo a che fare con un organico che già presenta una chiara e ben precisa identità, ha un'anima, un cuore, pressa a tutto campo, ha un gioco come non vedevamo da diversi anni.

Il merito va a mister Scaringella, snobbato e visto con scetticismo da buona parte della critica e dell'ambiente calcistico, ma uno degli ultimi casi di tecnici che insegnano calcio, trasmettono una tangibile filosofia di gioco alle proprie squadre. È sempre il campo a decretare sentenze, è vero, ma finora la vittoria per 3-1 del turno di Coppa Italia Promozione, la sconfitta immeritata contro l'Omnia Bitonto rappresentano un ottimo biglietto di visita, probabilmente al di là di ogni più rosea aspettativa.

Ma nonostante tutto, poi devono prevalere l'ottimismo, la soddisfazione, l'orgoglio. Ottimismo perchè dopo anni vediamo una squadra giocare, seguire alla lettera le indicazioni di un Allenatore con la A maiuscola, capace di rigenerare talenti e sfruttare al massimo il potenziale a propria disposizione. Provare orgoglio è automatico quando si assiste a prove gagliarde, coraggiose, ricche di maturità della propria squadra, tornata finalmente a correre, inseguire e lottare su ogni pallone come se non ci fosse un domani. Il mercato estivo è stato sicuramente positivo, lo abbiamo detto più volte, basato in primis su due concetti guida: la lungimiranza e l'età anagrafica degli atleti. Un mercato che sarebbe stato quasi perfetto.

Dopo gli applausi e i complimenti che non portano ahimè punti ecco la gara casalinga contro l'Ascoli Satriano assai insidiosa. Qui non si può sbagliare. Diventa vitale limitare al massimo le amnesie difensive e risultare maggiormente cinici sotto porta. E' necessario continuare a giocare da provinciale con la personalità della grande squadra, intraprendendo il cammino giusto, mantenendo la fiducia, l'umile ambizione e la consapevolezza nei propri mezzi.