Molfetta Calcio: focus sulla squadra juniores
Parola al mister molfettese Robert Amato
lunedì 17 aprile 2017
«Quella appena trascorsa è stata una stagione particolare e allo stesso tempo entusiasmante. Ho accettato l'incarico consapevole che si sarebbe partiti da zero perché la società non aveva un settore giovanile già avviato, essendo nata da poco. I risultati sono stati altalenanti anche perché abbiamo investito su ragazzi d'età inferiore rispetto a quella consentita per poterci portare avanti con il lavoro e formare ragazzi già pronti per il prossimo campionato».
A parlare è Robert Amato, allenatore della squadra juniores della Molfetta Calcio.
«Comunque non abbiamo demeritato e abbiamo sempre lottato anche con squadre come Bisceglie, Corato e N. Andria che da anni fanno un ottimo lavoro dal punto di vista giovanile. Abbiamo valorizzato alcuni ragazzi, in particolare il portierino Mezzina, classe 2001, ma anche Di Lella, classe 1999, e Pezzolla, classe 1998 stabilmente in prima squadra. Ci sono, poi, tanti altri ragazzi che possono rientrare nel giro della prima squadra lavorando maggiormente sulla tecnica individuale», continua il mister.
«Non posso che ringraziare i miei collaboratori: Giacomo Cometa, preparatore atletico, sempre vicino e presente, e il mio secondo, Michele De Nichilo, che non ha mai fatto mancare il suo apporto. Ringrazio la società per l'appoggio, nonostante i risultati e l'ovvia priorità data alla prima squadra. Dal prossimo anno occorre chiaramente crescere e strutturarsi ancora di più. Sono convinto che sarà così perché la società è seria e ambiziosa. Il settore giovanile, si sa, serve per far crescere ragazzi che possano giocare in prima squadra ma è chiaro che tutti vogliono fare bene e si cerca di fare, anche, risultato».
A parlare è Robert Amato, allenatore della squadra juniores della Molfetta Calcio.
«Comunque non abbiamo demeritato e abbiamo sempre lottato anche con squadre come Bisceglie, Corato e N. Andria che da anni fanno un ottimo lavoro dal punto di vista giovanile. Abbiamo valorizzato alcuni ragazzi, in particolare il portierino Mezzina, classe 2001, ma anche Di Lella, classe 1999, e Pezzolla, classe 1998 stabilmente in prima squadra. Ci sono, poi, tanti altri ragazzi che possono rientrare nel giro della prima squadra lavorando maggiormente sulla tecnica individuale», continua il mister.
«Non posso che ringraziare i miei collaboratori: Giacomo Cometa, preparatore atletico, sempre vicino e presente, e il mio secondo, Michele De Nichilo, che non ha mai fatto mancare il suo apporto. Ringrazio la società per l'appoggio, nonostante i risultati e l'ovvia priorità data alla prima squadra. Dal prossimo anno occorre chiaramente crescere e strutturarsi ancora di più. Sono convinto che sarà così perché la società è seria e ambiziosa. Il settore giovanile, si sa, serve per far crescere ragazzi che possano giocare in prima squadra ma è chiaro che tutti vogliono fare bene e si cerca di fare, anche, risultato».