Molfetta Calcio, dalla Serie D alla Promozione in 2 anni: storia di un declino
La città, dopo 8 anni, non vedrà più compagini nelle prime cinque divisioni
martedì 4 marzo 2025
Il Molfetta dice addio al campionato di Eccellenza pugliese: la retrocessione è ormai una certezza, sancita con cinque giornate d'anticipo a seguito dell'1-1 ottenuto sul campo del Corato. Il distacco di 17 punti dalla zona play-out ha reso inevitabile il verdetto prima della conclusione della stagione regolare.
Nonostante una leggera ripresa nelle ultime settimane e risultati positivi contro avversarie meglio attrezzate come Canosa, Massafra e Unione, il bottino di soli 21 punti in 33 partite si è rivelato insufficiente per mantenere la categoria. Per il club biancorosso si tratta della seconda retrocessione nell'arco di tre anni, un segnale chiaro del declino della prima squadra cittadina.
Seppur gli obiettivi iniziali non prevedessero una lotta ai vertici, ci si attendeva comunque una posizione più solida nella parte alta della classifica. Invece, la stagione è stata segnata da numerose sconfitte e da un profondo rinnovamento della rosa nel mercato di dicembre, con l'uscita di nove giocatori e l'ingresso di otto nuovi elementi. Anche in panchina si sono susseguiti vari cambi: dopo le esperienze di Martino Traversa e Armando Nocerino, a riprendere le redini della squadra è stato mister Carbone. Tuttavia, le numerose rivoluzioni tecniche non hanno prodotto l'effetto sperato, anzi, hanno probabilmente inciso negativamente sulla stabilità necessaria per affrontare un campionato così competitivo.
Con la discesa in Promozione, la società guidata dal presidente Bufi si trova ora a un bivio: ripensare il progetto e pianificare una risalita nel miglior modo possibile. Un duro colpo per un ambiente che, tra il 2020 e il 2023, aveva vissuto un periodo d'oro con la permanenza in Serie D, ospitando al "Paolo Poli" squadre di spessore anche da fuori regione.
Il primo campanello d'allarme era arrivato nel 2022-2023 con la retrocessione ai play-out contro il Gravina, un evento che ha segnato l'inizio di un crollo culminato ora con la caduta in Promozione.
Nonostante una leggera ripresa nelle ultime settimane e risultati positivi contro avversarie meglio attrezzate come Canosa, Massafra e Unione, il bottino di soli 21 punti in 33 partite si è rivelato insufficiente per mantenere la categoria. Per il club biancorosso si tratta della seconda retrocessione nell'arco di tre anni, un segnale chiaro del declino della prima squadra cittadina.
Seppur gli obiettivi iniziali non prevedessero una lotta ai vertici, ci si attendeva comunque una posizione più solida nella parte alta della classifica. Invece, la stagione è stata segnata da numerose sconfitte e da un profondo rinnovamento della rosa nel mercato di dicembre, con l'uscita di nove giocatori e l'ingresso di otto nuovi elementi. Anche in panchina si sono susseguiti vari cambi: dopo le esperienze di Martino Traversa e Armando Nocerino, a riprendere le redini della squadra è stato mister Carbone. Tuttavia, le numerose rivoluzioni tecniche non hanno prodotto l'effetto sperato, anzi, hanno probabilmente inciso negativamente sulla stabilità necessaria per affrontare un campionato così competitivo.
Con la discesa in Promozione, la società guidata dal presidente Bufi si trova ora a un bivio: ripensare il progetto e pianificare una risalita nel miglior modo possibile. Un duro colpo per un ambiente che, tra il 2020 e il 2023, aveva vissuto un periodo d'oro con la permanenza in Serie D, ospitando al "Paolo Poli" squadre di spessore anche da fuori regione.
Il primo campanello d'allarme era arrivato nel 2022-2023 con la retrocessione ai play-out contro il Gravina, un evento che ha segnato l'inizio di un crollo culminato ora con la caduta in Promozione.