Ma quale falso nueve, ecco Giuseppe Murolo il centravanti del Borgorosso

Ancora in biancorosso il mattatore della passata stagione

sabato 5 settembre 2015 7.29
A cura di Andrea Teofrasto
I bomber sono come i predatori: osservano. Appostati, in silenzio, guardano la loro vittima, ignara di quello che sta per succedere. Basterà un attimo di distrazione, e il predatore si avventerà, pronto a dilaniare la sua vittima. Trascinato da quell'istinto che lo porta a sopravvivere, che molto spesso chiamiamo fiuto del gol. Questa è la dimensione di Giuseppe Murolo, attaccante del Borgorosso Molfetta.

Il calcio moderno ha portato con sé tanti sconvolgimenti, tante novità, tante innovazioni. Il gioco e la tattica hanno abbandonato le strade tradizionali per prendere direzioni diverse, nuove, imprevedibili. E così, piano piano, il repertorio del calcio classico ha lasciato spazio ai nuovi standard del football. Il tiki taka, ha dato vita al mito del falso nueve che si è impossessato del nostro calcio. Ormai i bomber vecchio stampo, quelli d'aria di rigore, hanno ceduto sempre più il passo a questo nuovo prototipo di calciatore moderno. E tante sono le squadre che hanno iniziato a spostare trequartisti, centrocampisti, seconde punte lì davanti, in quello che una volta era il tempio del centravanti.

Addio al nove classico. Sì, alla velocità e alla rapidità che sono diventate le doti richieste a chi viene messo lì davanti, a svolgere il ruolo di realizzatore. E così, un falso nueve alla volta, la figura del centravanti classico è entrata in declino, sempre più dimenticato, sempre più abbandonato. Ma il giusto mix di bomber e ariete d'aria di rigore il Borgorosso Molfetta ce l'ha e si chiama Giuseppe Murolo. Volete mettere la bellezza, della punta classica messa lì davanti a sgomitare?

Murolo è abituato a lottare e sgomitare e fare a botte su ogni singolo lancio lungo del portiere, su ogni spazzata del libero o dello stopper. Sempre lì, sempre pronto a buttarla dentro. Perchè il tiki taka sarà anche bello, sarà anche moderno, sarà anche innovativo. Sarà quello che volete, ma la sofferenza e la tenacia di chi lavora per la squadra, per andare a prendersi un pallone e trasformarlo in un'occasione è un'altra cosa. Il calcio è la lotta di un centravanti a gomiti larghi e ginocchia sbucciate. Il calcio è il sudore e la fatica dei centravanti.