Libertas Molfetta e Lanza sembravano Eurialo e Niso, ma i playoff sfumano
Nell'ultima di campionato ennesima sconfitta contro Sudest.
domenica 19 aprile 2015
18.43
Libertas Molfetta-Mauro Lanza, storia di una amicizia nata e poi finita. Male, con l'ennesimo fallimento stagionale del presidente-allenatore di fronte all'ennesima, umiliante debacle della squadra. Quando è troppo, è troppo. Se solo la stagione si fosse placidamente indirizzata verso quel posto playoff che sembrava essere nella disponibilità assoluta della Libertas Molfetta fino ad un mese fa. La possibilità di farcela è tramontata, giornata dopo giornata con il progressivo declino in campionato, ultimo in ordine di tempo quello odierno contro il Sudest. All'iniziale vantaggio molfettese di Cantatore (al 16') hanno risposto al 43' Beltrame e al 50' su calcio di rigore Longo.
Le sconfitte nel calcio ci possono stare ma quello che fa più male è il modo con cui la Libertas Molfetta ha perso nelle ultime settimane. Sconfitte che hanno fatto schizzare il sangue veloce alla testa dei tifosi. Quest'ulteriore sconfitta, e questo finale di stagione mettono ufficialmente sul banco degli imputati il presidente-allenatore ed i calciatori. Troppo comodo prendersela solo e sempre con la stessa persona (Lanza) adesso tutti hanno preso coscienza che il mercato estivo per nulla competitivo non può essere rispolverato adesso che la Libertas Molfetta è scivolata al sesto posto. Chi sostiene questo è un incompetente, oppure è in malafede, perché pur senza rinforzi questa squadra, in questa stagione mediocre, avrebbe dovuto chiudere il campionato in zona playoff con la sigaretta tra i denti e i sandali al piede. Allora, che si ponga fine agli ultimi due mesi di "squallore", con calciatori allenati poco, forse anche male. Il sipario su questa stagione pare quasi una manna scesa dal cielo.
Ora è il momento di fare clausura ad oltranza, per riflettere ed incazzarsi e soprattutto per programmare un "eventuale" futuro. Sì, ben venga la reazione furente dei tifosi, anche all'indirizzo del presidente, che certamente avrà calcolato questo, nella speranza che la rabbia si traduca in carburante per tornare alla vittoria nella prossima stagione e tornare ad alimentare la speranza di un nuovo miracoloso piazzamento in zona playoff. E' un'attesa turbolenta, con le due anime del calcio molfettese in contrapposizione e la squadra un pò spaesata che cerca l'antica dimensione. Lanza e tifosi, ormai distanti nei programmi e nelle strategie, lontani anni luce da quei primi mesi della stagione 2014/2015. Sembravano una sola cosa, un'amicizia strettissima, addirittura affettuosa, come quella descritta da Virgilio quando scrisse di Eurialo e Niso. Il tempo corre via veloce e, quando i conti non tornano, portano via lontano le foto sorridenti di quando ci eravamo illusi di essere diventati veramente grandi.
Le sconfitte nel calcio ci possono stare ma quello che fa più male è il modo con cui la Libertas Molfetta ha perso nelle ultime settimane. Sconfitte che hanno fatto schizzare il sangue veloce alla testa dei tifosi. Quest'ulteriore sconfitta, e questo finale di stagione mettono ufficialmente sul banco degli imputati il presidente-allenatore ed i calciatori. Troppo comodo prendersela solo e sempre con la stessa persona (Lanza) adesso tutti hanno preso coscienza che il mercato estivo per nulla competitivo non può essere rispolverato adesso che la Libertas Molfetta è scivolata al sesto posto. Chi sostiene questo è un incompetente, oppure è in malafede, perché pur senza rinforzi questa squadra, in questa stagione mediocre, avrebbe dovuto chiudere il campionato in zona playoff con la sigaretta tra i denti e i sandali al piede. Allora, che si ponga fine agli ultimi due mesi di "squallore", con calciatori allenati poco, forse anche male. Il sipario su questa stagione pare quasi una manna scesa dal cielo.
Ora è il momento di fare clausura ad oltranza, per riflettere ed incazzarsi e soprattutto per programmare un "eventuale" futuro. Sì, ben venga la reazione furente dei tifosi, anche all'indirizzo del presidente, che certamente avrà calcolato questo, nella speranza che la rabbia si traduca in carburante per tornare alla vittoria nella prossima stagione e tornare ad alimentare la speranza di un nuovo miracoloso piazzamento in zona playoff. E' un'attesa turbolenta, con le due anime del calcio molfettese in contrapposizione e la squadra un pò spaesata che cerca l'antica dimensione. Lanza e tifosi, ormai distanti nei programmi e nelle strategie, lontani anni luce da quei primi mesi della stagione 2014/2015. Sembravano una sola cosa, un'amicizia strettissima, addirittura affettuosa, come quella descritta da Virgilio quando scrisse di Eurialo e Niso. Il tempo corre via veloce e, quando i conti non tornano, portano via lontano le foto sorridenti di quando ci eravamo illusi di essere diventati veramente grandi.