Libertas Molfetta, cresce il dissenso

Il dissenso arriva anche dal mondo Social

mercoledì 13 agosto 2014 9.16
A cura di Andrea Teofrasto
Continua a regnare il caos più totale in casa Libertas Molfetta. La società biancorossa non sta dando la sensazione di voler avviare un nuovo progetto ed il popolo biancorosso aumenta il proprio dissenso e comincia a sbuffare a causa di alcune scelte societarie discutibili.

I tifosi della Libertas sono seriamente preoccupati. Il malcontento si sta propagando via web a macchia d'olio e la protesta potrebbe scoppiare a breve anche se resta più probabile che la polemica possa prendere corpo qualora la questione allenatore (che ha portato già all'addio dei fratelli Bartoli entrambi tessarati dal Francavilla) non si sblocchi quanto prima. Il mercato almeno per il momento non promette nulla di buono. Le uniche "novità" sono arrivate dalle riconforme di alcuni giocatori della rosa della passata stagione.

Si sta assistendo forse alla più repentina involuzione del club di Lanza. Tanti i motivi di questa involuzione. In primis l'imputato di eccellenza è la società che non può vantare un forte ed autorevole quadro dirigenziale. Chiaramente il primo responsabile dei destini societari, nel bene o nel male, è senza dubbio il presidente. Proprio quest'ultimo si era presentato come colui che avrebbe rilanciato il calcio locale. Ma la sua è una "vittoria" a mani basse per un pallone a mani alzate che non smette di puntere il dito contro Lanza. Non si sono sprecati i dissensi in questi ultimi anni, perché Mauro Lanza, una vita a remare nel calcio, una faccia da bonario vecchio zio, non ha mai tremato. Ed oggi è presidente della Libertas Molfetta con un bel carico di problemi da risolvere e un allenatore da ingaggiare. Solo la scelta del tecnico potrebbe mettere a tacere ogni dubbio su traditori e chiacchieroni. In questi giorni non si è fatto altro che litigare. È giunta l'ora di deporre le armi e di programmare il futuro.