La Vigor Trani a Mauro Lanza. Sì, è fatta
Sua l'unica offerta per il club biancazzurro di Amato. Il presidente sarà suo figlio Gianmaria
sabato 9 giugno 2018
15.13
Padrone di diritto da una settimana, ora è finalmente padrone di fatto. Da ieri, quando l'imprenditore Mauro Lanza, l'uomo del metano, dopo aver redatto il relativo verbale, è entrato ufficialmente in possesso della Vigor Trani, designando come presidente il proprio figliolo, Gianmaria.
«Si tratta adesso di aspettare gli adempimenti tecnici - riferiscono persone dell'entourage della famiglia Lanza -. ma l'importante era arrivare in fondo». Mercoledì a Trani si è svolto il passaggio di proprietà del club. E Mauro Lanza, reduce dall'esperienza al timone dirigenziale dello Sporting Fulgor in serie D, terminata con la retrocessione in Eccellenza, non ha avuto rivali, nonostante gli appelli lanciati dal presidente Michele Amato e dal sindaco Amedeo Bottaro.
«In queste settimane, dopo la cocente delusione di Firenze, io e Alberto Altieri - le parole del primo cittadino su Facebook - abbiamo cercato in tutti i modi di dare continuità al sogno di rinascita del calcio tranese. Io e Alberto lanciamo un ultimo e disperato appello: o l'imprenditoria tranese decide di scendere in campo con noi, rilevando e rilanciando il progetto della squadra cittadina o nessuno potrà evitare qualsivoglia avvicendamento societario».
«Pur conscio delle reali difficoltà - aveva aggiunto l'ormai ex vice presidente, Alberto Altieri -, giudico estremamente e chiaramente tardivo un intervento odierno per salvare il Trani in quanto già dal lontano febbraio scorso ho indicato alla città e al sindaco la grave situazione societaria in cui era precipitata la squadra, presentando le mie dimissioni. In questi mesi nessuno si è reso disponibile a rilevare il titolo sportivo».
E difatti agli appelli non ha risposto nessuno. La busta di Mauro Lanza, che aveva una stazione di carburanti ed ora gestisce un distributore di gas metano, è stata l'unica offerta arrivata. E Michele Amato ne ha preso atto, dapprima esaminando gli aspetti tecnici della vicenda e poi, nonostante le veementi proteste dei tifosi, perfezionando l'accordo per il passaggio di proprietà della Vigor Trani, sino al verbale redatto ieri. Ma rinviando l'annuncio ufficiale.
E se a Trani aspettano ancora l'ufficialità, a Molfetta danno l'operazione ormai per conclusa, come anticipato da Quindici Molfetta secondo cui Mauro Lanza, considerato un'istituzione del calcio, «ha raggiunto l'accordo economico con l'ormai uscente presidente, Michele Amato, per la cessione del club biancazzurro. Lanza, dunque - si legge ancora -, riparte dall'Eccellenza pugliese e da una grande piazza come Trani».
Insomma, quello che doveva essere fatto è stato fatto. E se i dirigenti molfettesi dello Sporting, Gianni Porta e Gerardo Serino, preferiscono non commentare l'esito della trattativa, si può tranquillamente aspettare ancora qualche ora l'annuncio attraverso un comunicato congiunto. Sono pochissime, infatti, le notizie filtrate riguardo il blitz molfettese in quel di Trani, avvenuto tra mercoledì e ieri.
Ed il fatto che l'incontro sia avvenuto proprio a Trani lascia intendere ad una sorta di passaggio obbligato, fondamentale per il buon esito dell'intera trattativa. La cessione della Vigor Trani a Mauro Lanza «salva il calcio a Trani - riferiscono ancora fonti vicine alla famiglia Lanza -. Adesso dobbiamo organizzare la gestione della nuova società, sono passate appena ventiquattrore dal passaggio di consegne».
E se la Vigor Trani disputerà il campionato di serie D, attraverso un ripescaggio (in questo caso, però, sembrerebbe fuori dai giochi avendo già usufruito della stessa opportunità durante la scorsa stagione, ndr), o quello di Eccellenza (un'ipotesi sciagurata ma realistica, di cui nessun nuovo dirigente vuol parlare e che chiunque rifiuta di prendere in considerazione, ndr) lo si saprà solo nei prossimi giorni.
In stallo la posizione del direttore sportivo (sarà Simone Pietroforte?), mentre per la panchina sembrerebbe essere in pole position Benny Costantino, ma non è esclusa una soluzione made in Trani. E il nome del club? «Al momento Vigor, ma sarebbe bello rispolverare la storica Polisportiva Trani 1929».
«Si tratta adesso di aspettare gli adempimenti tecnici - riferiscono persone dell'entourage della famiglia Lanza -. ma l'importante era arrivare in fondo». Mercoledì a Trani si è svolto il passaggio di proprietà del club. E Mauro Lanza, reduce dall'esperienza al timone dirigenziale dello Sporting Fulgor in serie D, terminata con la retrocessione in Eccellenza, non ha avuto rivali, nonostante gli appelli lanciati dal presidente Michele Amato e dal sindaco Amedeo Bottaro.
«In queste settimane, dopo la cocente delusione di Firenze, io e Alberto Altieri - le parole del primo cittadino su Facebook - abbiamo cercato in tutti i modi di dare continuità al sogno di rinascita del calcio tranese. Io e Alberto lanciamo un ultimo e disperato appello: o l'imprenditoria tranese decide di scendere in campo con noi, rilevando e rilanciando il progetto della squadra cittadina o nessuno potrà evitare qualsivoglia avvicendamento societario».
«Pur conscio delle reali difficoltà - aveva aggiunto l'ormai ex vice presidente, Alberto Altieri -, giudico estremamente e chiaramente tardivo un intervento odierno per salvare il Trani in quanto già dal lontano febbraio scorso ho indicato alla città e al sindaco la grave situazione societaria in cui era precipitata la squadra, presentando le mie dimissioni. In questi mesi nessuno si è reso disponibile a rilevare il titolo sportivo».
E difatti agli appelli non ha risposto nessuno. La busta di Mauro Lanza, che aveva una stazione di carburanti ed ora gestisce un distributore di gas metano, è stata l'unica offerta arrivata. E Michele Amato ne ha preso atto, dapprima esaminando gli aspetti tecnici della vicenda e poi, nonostante le veementi proteste dei tifosi, perfezionando l'accordo per il passaggio di proprietà della Vigor Trani, sino al verbale redatto ieri. Ma rinviando l'annuncio ufficiale.
E se a Trani aspettano ancora l'ufficialità, a Molfetta danno l'operazione ormai per conclusa, come anticipato da Quindici Molfetta secondo cui Mauro Lanza, considerato un'istituzione del calcio, «ha raggiunto l'accordo economico con l'ormai uscente presidente, Michele Amato, per la cessione del club biancazzurro. Lanza, dunque - si legge ancora -, riparte dall'Eccellenza pugliese e da una grande piazza come Trani».
Insomma, quello che doveva essere fatto è stato fatto. E se i dirigenti molfettesi dello Sporting, Gianni Porta e Gerardo Serino, preferiscono non commentare l'esito della trattativa, si può tranquillamente aspettare ancora qualche ora l'annuncio attraverso un comunicato congiunto. Sono pochissime, infatti, le notizie filtrate riguardo il blitz molfettese in quel di Trani, avvenuto tra mercoledì e ieri.
Ed il fatto che l'incontro sia avvenuto proprio a Trani lascia intendere ad una sorta di passaggio obbligato, fondamentale per il buon esito dell'intera trattativa. La cessione della Vigor Trani a Mauro Lanza «salva il calcio a Trani - riferiscono ancora fonti vicine alla famiglia Lanza -. Adesso dobbiamo organizzare la gestione della nuova società, sono passate appena ventiquattrore dal passaggio di consegne».
E se la Vigor Trani disputerà il campionato di serie D, attraverso un ripescaggio (in questo caso, però, sembrerebbe fuori dai giochi avendo già usufruito della stessa opportunità durante la scorsa stagione, ndr), o quello di Eccellenza (un'ipotesi sciagurata ma realistica, di cui nessun nuovo dirigente vuol parlare e che chiunque rifiuta di prendere in considerazione, ndr) lo si saprà solo nei prossimi giorni.
In stallo la posizione del direttore sportivo (sarà Simone Pietroforte?), mentre per la panchina sembrerebbe essere in pole position Benny Costantino, ma non è esclusa una soluzione made in Trani. E il nome del club? «Al momento Vigor, ma sarebbe bello rispolverare la storica Polisportiva Trani 1929».