La Molfetta Sportiva centellina le risorse comprando ciò che serve
Arrivano dal Mola: Paolo Petruzzelli (portiere), Grimaldi e Nicola Fumai.
domenica 12 luglio 2015
11.15
Strani umori intorno alla Molfetta Sportiva 1917, dopo un anno così come sappiamo: tremendo. Strani umori per dire di incontentabili tifosi, osservatori e critici che malsopportano le mosse del mercato biancorosso dopo il bagno di delusioni di un'estate fa, e dei mesi a seguire. I nuovi volti stanno arrivando: preso Paolo Petruzzelli, ci si è preoccupati di inserire nel nuovo scacchiere biancorosso Grimaldi e Nicola Fumai, tutti provenienti dall'Atletico Mola. Senza dimenticare Nicolas Di Rito, ex attaccante di Bisceglie, Monopoli e Virtus Francavilla.
Opinioni, certo. Legittime. Ma tutte in quel solco che è la traccia costante, da mesi, per dare addosso al nuovo gruppo dirigente e allo stratega del mercato, Mauro Lanza. Il quale, si sa, viene da un anno complicato e amaro, ma possiede le idee e le doti per riemergere. In questo clima, diciamo di diffidenza, si sono anche sprecate ironie su trattative e blitz per cercare (e tentare) nomi e talenti che facessero fare il salto di qualità. Di Rito, inizialmente pareva solo "propaganda", per far capire che si è pronti, che quest'anno ci si può spingere oltre. Invece la realtà parla di una trattativa in corso tra i biancorossi e attaccante argentino, lo scorso anno con la Virtus Francavilla di Calabro, che pare non proseguirà l'avventura in serie D con club di Magrì. Ma nonostante le voci di mercato, sono arrivate secche smentite da parte dello stesso attaccante che dalle pagine di colpoditaccoweb ha dichiarato: «sono sorpreso dal fatto che possano uscire queste notizie non corrispondenti alla realtà. Non ho mai avuto alcun contatto con nessun dirigente del Molfetta. Sono stato accostato al Casarano, ma non ho sentito nessuno».
«Il 15 luglio - conclude Di Rito - rientro in Italia, ci sono alcune proposte da valutare. Deciderò con la massima serenità, non ho alcuna fretta». Per il momento è un mercato un pò confuso, ancora poco chiaro, ma almeno mirato, e senza illusioni. Si sceglie il profilo basso. Ma visti i nomi dovremmo un pò tutti riallinearci su una linea di doverosi consensi su come si muove e crediamo si muoverà la dirigenza biancorossa. Un salto di qualità è sempre frutto di strategie mirate e di analisi degli errori appena alle spalle. Passare da un mercato sbagliato a uno azzeccato non comporta l'accesso ai miracoli. E questa Molfetta Sportiva 1917 che sta costruendo qualcosa di nuovo e positivo merita attenzione non solo e non sempre critiche e dissensi.
Opinioni, certo. Legittime. Ma tutte in quel solco che è la traccia costante, da mesi, per dare addosso al nuovo gruppo dirigente e allo stratega del mercato, Mauro Lanza. Il quale, si sa, viene da un anno complicato e amaro, ma possiede le idee e le doti per riemergere. In questo clima, diciamo di diffidenza, si sono anche sprecate ironie su trattative e blitz per cercare (e tentare) nomi e talenti che facessero fare il salto di qualità. Di Rito, inizialmente pareva solo "propaganda", per far capire che si è pronti, che quest'anno ci si può spingere oltre. Invece la realtà parla di una trattativa in corso tra i biancorossi e attaccante argentino, lo scorso anno con la Virtus Francavilla di Calabro, che pare non proseguirà l'avventura in serie D con club di Magrì. Ma nonostante le voci di mercato, sono arrivate secche smentite da parte dello stesso attaccante che dalle pagine di colpoditaccoweb ha dichiarato: «sono sorpreso dal fatto che possano uscire queste notizie non corrispondenti alla realtà. Non ho mai avuto alcun contatto con nessun dirigente del Molfetta. Sono stato accostato al Casarano, ma non ho sentito nessuno».
«Il 15 luglio - conclude Di Rito - rientro in Italia, ci sono alcune proposte da valutare. Deciderò con la massima serenità, non ho alcuna fretta». Per il momento è un mercato un pò confuso, ancora poco chiaro, ma almeno mirato, e senza illusioni. Si sceglie il profilo basso. Ma visti i nomi dovremmo un pò tutti riallinearci su una linea di doverosi consensi su come si muove e crediamo si muoverà la dirigenza biancorossa. Un salto di qualità è sempre frutto di strategie mirate e di analisi degli errori appena alle spalle. Passare da un mercato sbagliato a uno azzeccato non comporta l'accesso ai miracoli. E questa Molfetta Sportiva 1917 che sta costruendo qualcosa di nuovo e positivo merita attenzione non solo e non sempre critiche e dissensi.