La Grasta addio al Borgorosso?
Il presidente dell'ASD Borgorosso verso le dimissioni
mercoledì 26 agosto 2015
8.30
Il presidente del Borgorosso, Roberto la Grasta, che lo scorso anno alla prima apparizione si è aggiudicato il salto di categoria, 17 risultati utili di fila, la Coppa Puglia e il riconoscimento quale migliore squadra di calcio molfettese per aver portato alto il nome della città fuori dai confini. E' lui, la Grasta a prenderci in contropiede e a lasciarci di stucco quando con la sua classica serenità stampata sul volto ci comunica che per la prossima stagione non sarà il presidente della squadra.
"Era già noto nel nostro staff l'avvicendamento. Il Borgorosso merita attenzioni e dedizione quotidiana e in questo momento non sono certo di essere il più adatto o adatto come lo scorso anno. Il Borgorosso è una macchina oleatissima ed ogni singolo dirigente è un presidente, capace come lo scorso anno di assumersi le responsabilità di scelte importanti, soprattutto quelle dell'ultimo secondo e vincenti. Il Borgorosso è una famiglia ed in una famiglia, arriva il momento in cui con senso di responsabilità si fa spazio a chi ha imparato a tenere bene le redini della famiglia. Ad essere onesto, lo scorso anno, nonostante il mio ruolo, ero io quello che faceva l'apprendista e di ciò ne vado fiero."
Qual è l'obiettivo del Borgorosso questa stagione?
"Il Borgorosso, sa solo vincere e dopo le vittorie, solo dopo, guarda la classifica e dove è arrivata".
Allora, è sicuro? Va o resta?
"Non c'è differenza per il Borgorosso, il Borgorosso sa solo vincere, nè andare, nè restare. Solo vincere"
Un aneddoto sconosciuto agli addetti ai lavori?
"Si, lo scorso anno seppure con la carta e con la penna e non coi tacchetti e sul campo, ho contribuito a restituire un maltorto a seguito di un ricorso fatto da una squadra avversaria; era un pareggio, ma una vittoria davanti al giudice sportivo".
Resta in dirigenza?
"Certo che si! Chiederò di restare in dirigenza!"
"Era già noto nel nostro staff l'avvicendamento. Il Borgorosso merita attenzioni e dedizione quotidiana e in questo momento non sono certo di essere il più adatto o adatto come lo scorso anno. Il Borgorosso è una macchina oleatissima ed ogni singolo dirigente è un presidente, capace come lo scorso anno di assumersi le responsabilità di scelte importanti, soprattutto quelle dell'ultimo secondo e vincenti. Il Borgorosso è una famiglia ed in una famiglia, arriva il momento in cui con senso di responsabilità si fa spazio a chi ha imparato a tenere bene le redini della famiglia. Ad essere onesto, lo scorso anno, nonostante il mio ruolo, ero io quello che faceva l'apprendista e di ciò ne vado fiero."
Qual è l'obiettivo del Borgorosso questa stagione?
"Il Borgorosso, sa solo vincere e dopo le vittorie, solo dopo, guarda la classifica e dove è arrivata".
Allora, è sicuro? Va o resta?
"Non c'è differenza per il Borgorosso, il Borgorosso sa solo vincere, nè andare, nè restare. Solo vincere"
Un aneddoto sconosciuto agli addetti ai lavori?
"Si, lo scorso anno seppure con la carta e con la penna e non coi tacchetti e sul campo, ho contribuito a restituire un maltorto a seguito di un ricorso fatto da una squadra avversaria; era un pareggio, ma una vittoria davanti al giudice sportivo".
Resta in dirigenza?
"Certo che si! Chiederò di restare in dirigenza!"