La carica dei mille: al via l'Olimpiade della Network Contacts
Giulio Saitti: "Per noi lo sport rafforza il concetto di gruppo"
giovedì 2 giugno 2016
16.08
È partita già da due settimane l'Olimpiade della Network Contatcs, giunta alla sua seconda edizione dopo il grande successo dello scorso anno.
Sono circa in mille a partecipare all'evento, che consiste nello svolgimento di tre tornei (calcio, volley e basket) e di una corsa di fondo ("Network Run", il 12 giugno). Vincerà la squadra che, tra tutte quelle presentate, avrà ottenuto il risultato complessivamente migliore. Proprio come accade in un classico medagliere dell'Olimpiade. Le sedi delle partite sono il PalaPoli e il campo della Madonna della Pace, mentre la Network Run si svolgerà sulle strade della città e della zona industriale.
Le regole sono poche ma ben chiare. Niente arbitri, almeno nella prima fase, ma solo i referenti aziendali per ogni singola disciplina che prendono nota dei marcatori e dei risultati. Fair play al primo posto: alla protesta si preferisce la stretta di mano e la pacca sulla spalla. È lo stesso motivo, in fondo, per cui l'arbitro è quasi dettaglio.
Le squadre sono uniche per tutti gli sport. Ogni team, non necessariamente corrispondente a una business unit, compete nelle quattro discipline. Ma siccome lo sport sarebbe nulla senza colore, non si può non considerare la bellezza del tifo sugli spalti, la partecipazione delle famiglie degli atleti, il terzo tempo con la focaccia e i pasticcini a fine partita, il "contorno" dei figli che vedono giocare mamma e papà, conoscendoli anche in vesti diverse da quelle di genitori. Uno spirito tutto da condividere, un modo di vivere l'azienda che diventa un esempio. E che rende orgogliosi di essere Network.
"Dopo il successo dello scorso anno - afferma Giulio Saitti, direttore generale di Network Contacts, oltre che atleta nell'Olimpiade - abbiamo deciso di fare il bis. Per noi lo sport rafforza il concetto di gruppo, la voglia di vincere facendo squadra. È veicolo di valori positivi. E ci consente di evidenziare un concetto per noi basilare: la dimensione fortemente familiare di un'azienda che, nonostante sia ormai formata da migliaia di persone, cerca di porre attenzione ad ognuna di esse anche fuori dall'ambiente di lavoro".
L'Olimpiade si concluderà nella prima settimana di luglio. Sarà uno spettacolo tutto da vivere. L'azienda si fa anche così.
Sono circa in mille a partecipare all'evento, che consiste nello svolgimento di tre tornei (calcio, volley e basket) e di una corsa di fondo ("Network Run", il 12 giugno). Vincerà la squadra che, tra tutte quelle presentate, avrà ottenuto il risultato complessivamente migliore. Proprio come accade in un classico medagliere dell'Olimpiade. Le sedi delle partite sono il PalaPoli e il campo della Madonna della Pace, mentre la Network Run si svolgerà sulle strade della città e della zona industriale.
Le regole sono poche ma ben chiare. Niente arbitri, almeno nella prima fase, ma solo i referenti aziendali per ogni singola disciplina che prendono nota dei marcatori e dei risultati. Fair play al primo posto: alla protesta si preferisce la stretta di mano e la pacca sulla spalla. È lo stesso motivo, in fondo, per cui l'arbitro è quasi dettaglio.
Le squadre sono uniche per tutti gli sport. Ogni team, non necessariamente corrispondente a una business unit, compete nelle quattro discipline. Ma siccome lo sport sarebbe nulla senza colore, non si può non considerare la bellezza del tifo sugli spalti, la partecipazione delle famiglie degli atleti, il terzo tempo con la focaccia e i pasticcini a fine partita, il "contorno" dei figli che vedono giocare mamma e papà, conoscendoli anche in vesti diverse da quelle di genitori. Uno spirito tutto da condividere, un modo di vivere l'azienda che diventa un esempio. E che rende orgogliosi di essere Network.
"Dopo il successo dello scorso anno - afferma Giulio Saitti, direttore generale di Network Contacts, oltre che atleta nell'Olimpiade - abbiamo deciso di fare il bis. Per noi lo sport rafforza il concetto di gruppo, la voglia di vincere facendo squadra. È veicolo di valori positivi. E ci consente di evidenziare un concetto per noi basilare: la dimensione fortemente familiare di un'azienda che, nonostante sia ormai formata da migliaia di persone, cerca di porre attenzione ad ognuna di esse anche fuori dall'ambiente di lavoro".
L'Olimpiade si concluderà nella prima settimana di luglio. Sarà uno spettacolo tutto da vivere. L'azienda si fa anche così.