Fumai, scelta di buonsenso
Il nuovo corso della Molfetta Sportiva 1917 riparte senza commettere gli errori del passato.
mercoledì 8 luglio 2015
7.38
Cinque allenatori in sedici mesi o poco più. Questo è stato il problema della ormai ex Libertas Molfetta. Loconsole e poi Catalano, de Nichilo e poi Lanza, ora Muzio Fumai. La soluzione (forse) migliore in questo mare di confusione che è stata l'ultima Libertas Molfetta, l'allenatore carico di esperienza e - crediamo - di buonsenso tecnico-tattico e di gestione di uno spogliatoio e di un'ambiente difficile, esigente di trionfi e da anni riempito in estati di calciomercato alla rovescia.
Gli errori della classe dirigente biancorossa, dall'addio di de Nichilo in poi (ultimo tecnico a portare la Libertas ai playoff), li conosciamo ed è quasi superfluo rifarne l'elenco. Ci si è trovati impreparati, senza un progetto davvero alternativo, si è proceduto per tentativi mai convinti e nemmeno il buon inizio stagionale della gestione tecnica Lanza avevano aperto chissà quali squarci di ottimismo. Ci si è trovati forse troppo in alto, alla fine di gennaio 2015, per capire i giusti connotati di una squadra buona ma già logora, superba in certi momenti ma troppo legata a quella conduzione forte, totale, poco vincente e confusionaria legata al suo presidente Mauro Lanza.
Ora, Fumai. Non è il caso di andare oltre il benvenuto e il buon lavoro, né serve capire già oggi se l'ex tecnico di Mola sia l'uomo giusto al posto giusto, e al momento opportuno. Come si fa a capire il mondo Molfetta Sportiva, oggi? Anche perché dopo quel che si è visto la scorsa stagione, sarà impossibile fare peggio. O no?
Gli errori della classe dirigente biancorossa, dall'addio di de Nichilo in poi (ultimo tecnico a portare la Libertas ai playoff), li conosciamo ed è quasi superfluo rifarne l'elenco. Ci si è trovati impreparati, senza un progetto davvero alternativo, si è proceduto per tentativi mai convinti e nemmeno il buon inizio stagionale della gestione tecnica Lanza avevano aperto chissà quali squarci di ottimismo. Ci si è trovati forse troppo in alto, alla fine di gennaio 2015, per capire i giusti connotati di una squadra buona ma già logora, superba in certi momenti ma troppo legata a quella conduzione forte, totale, poco vincente e confusionaria legata al suo presidente Mauro Lanza.
Ora, Fumai. Non è il caso di andare oltre il benvenuto e il buon lavoro, né serve capire già oggi se l'ex tecnico di Mola sia l'uomo giusto al posto giusto, e al momento opportuno. Come si fa a capire il mondo Molfetta Sportiva, oggi? Anche perché dopo quel che si è visto la scorsa stagione, sarà impossibile fare peggio. O no?