Fra critiche e disincanto, Molfetta Sportiva terza a sorpresa. Con la ricetta di Lanza…
Panchine girevoli a Molfetta
mercoledì 7 ottobre 2015
8.09
Tanti problemi, tantissime illusioni. Quest'ultima riconosciuta come la capacità di credere ed inseguire qualcosa di più grande di sé, un sentimento che adesso stanno iniziando a conoscere anche a Molfetta. Fra critiche e disincanto, un mix di emozioni e sentimenti che accompagnano la Molfetta Sportiva 1917 lassù. Terza (a pari punti col Casarano a -3 dalla vetta), un po' a sorpresa. Dopo un'estate esaltante, ecco ripresentarsi i tanti attriti fra i tifosi e la società. Tanta la paura di un "Lanza-bis" e la nostalgia di un "calcio champagne" che non c'è più.
Orgoglio, unità, identità: era questa la ricetta di Muzio Fumai. Fu accolto benissimo, ed è stato cacciato via dopo solo quattro giornate. Addio Molfetta, niente panettone. Solo qualche giorno fa (era il 1 ottobre) su Facebook l'entrata in tackle dell'ex tecnico della Molfetta Sportiva che scriveva: "Il rispetto è quello che a Molfetta non ho ricevuto dal Presidente Lanza.... Posso aver sbagliato una formazione, un cambio, un acquisto, il modulo tattico, la preparazione e tanto altro ma essere trattati come animali da un personaggio del genere a me a 35 anni non mi va proprio".
Il ricordo di Fumai è ancora troppo fresco. Bastò una presentazione da "special one" per diventare un piccolo appiglio di speranza per i tifosi biancorossi. Muzio aveva capito fin da subito su quali tasti premere per mascherare un'estate che sul mercato aveva regalato vibrazioni importanti. Non era partito male. Anzi. Si ritrovava addirittura primo con una squadra organizzata, a tratti "brutta", ma tremendamente concreta. Forse subiva troppi gol, non sapeva difendersi alla perfezione ma sapeva far male quando serviva.
Ma anche quella 2015/2016 è una Molfetta Sportiva dai mille volti, una squadra con tante novità e qualche vecchia certezza. Lanza. Si è auto rispolverato, lasciato libero di fare il tecnico e il presidente. Non ha avuto paura di silurare Fumai e di sedersi nuovamente in panchina. Quasi un "questa è casa mia e qui comando io". Il tutto senza batter ciglio. Segreti? Non ce ne sono, o ce ne sono tanti. Come la voglia maniacale di avere tutto sotto controllo. Ogni stagione è un rebus. Spiazza squadra, giornalisti e avversari con scelte tattiche e tecniche che sorprendono. Come questa Molfetta Sportiva 1917, "terza a sorpresa". Sì, ma forse... per caso perché tanti sono i problemi, tantissime le illusioni.
Orgoglio, unità, identità: era questa la ricetta di Muzio Fumai. Fu accolto benissimo, ed è stato cacciato via dopo solo quattro giornate. Addio Molfetta, niente panettone. Solo qualche giorno fa (era il 1 ottobre) su Facebook l'entrata in tackle dell'ex tecnico della Molfetta Sportiva che scriveva: "Il rispetto è quello che a Molfetta non ho ricevuto dal Presidente Lanza.... Posso aver sbagliato una formazione, un cambio, un acquisto, il modulo tattico, la preparazione e tanto altro ma essere trattati come animali da un personaggio del genere a me a 35 anni non mi va proprio".
Il ricordo di Fumai è ancora troppo fresco. Bastò una presentazione da "special one" per diventare un piccolo appiglio di speranza per i tifosi biancorossi. Muzio aveva capito fin da subito su quali tasti premere per mascherare un'estate che sul mercato aveva regalato vibrazioni importanti. Non era partito male. Anzi. Si ritrovava addirittura primo con una squadra organizzata, a tratti "brutta", ma tremendamente concreta. Forse subiva troppi gol, non sapeva difendersi alla perfezione ma sapeva far male quando serviva.
Ma anche quella 2015/2016 è una Molfetta Sportiva dai mille volti, una squadra con tante novità e qualche vecchia certezza. Lanza. Si è auto rispolverato, lasciato libero di fare il tecnico e il presidente. Non ha avuto paura di silurare Fumai e di sedersi nuovamente in panchina. Quasi un "questa è casa mia e qui comando io". Il tutto senza batter ciglio. Segreti? Non ce ne sono, o ce ne sono tanti. Come la voglia maniacale di avere tutto sotto controllo. Ogni stagione è un rebus. Spiazza squadra, giornalisti e avversari con scelte tattiche e tecniche che sorprendono. Come questa Molfetta Sportiva 1917, "terza a sorpresa". Sì, ma forse... per caso perché tanti sono i problemi, tantissime le illusioni.