FPI: niente finale per Claudio Squeo
Il pugile molfettese sconfitto in semifinale nelle fasi Finali dei Campionati Italiani Maschili Elite (91 Kg)
martedì 9 dicembre 2014
7.21
Niente da fare per Claudio Squeo, Guanto d'Oro d'Italia Trofeo "Aldo Garofalo". E' stato sconfitto in semifinale nelle fasi Finali dei Campionati Italiani Maschili Elite (91 Kg)
Il pugile molfettese paga lo scotto dell'inattesa sconfitta, ma il futuro è suo. Avrebbe meritato la finale Squeo, ma l'incontro in semifinale contro Daniel Betti, olimpionico ad Atene nel 2004, di 37 anni ex compagno di squadra di Clemente Russo e Cammarelle, ha fermato la sua corsa.
«Nella prima e nella seconda ripresa - dichiara Squeo - sono partito benissimo, mettevo montanti e ganci che andavano tutti a segno soprattutto grazie all'incessante movimento di tronco mentre il mio avversario continuava a colpire sui guanti».
Considerate le premesse, il passaggio in finale per la Quero-Chiloiro Taranto del 23enne pugile molfettese Claudio Squeo, categoria 91 chilogrammi sembrava alla portata. «Nella terza ripresa -continua il pugile - ho subito un calo, ma quando sono andato al centro del ring per il verdetto ero convinto di aver vinto. Ma tra fischi e urla hanno dato vittoria al mio avversario».
Amaro il commento di Squeo: «questa competizione mi lascia tanto amaro in bocca, ero sicuro quest'anno di riuscire a diventare Campione Italiano, ero pronto fisicamente e psicologicamente anche perché quest'anno ho vinto tutti i match, ho vinto il Guanto d'Oro ed ero sicuro di chiudere il ciclo in bellezza. Aspetto sempre una chiamata dalla Nazionale dove vorrei dimostrare il mio valore nel dilettantismo e chissà conquistarmi il pass per le Olimpiadi di Rio 2016. Chiedo una sola possibilità a Bergamasco».
Il pugile molfettese paga lo scotto dell'inattesa sconfitta, ma il futuro è suo. Avrebbe meritato la finale Squeo, ma l'incontro in semifinale contro Daniel Betti, olimpionico ad Atene nel 2004, di 37 anni ex compagno di squadra di Clemente Russo e Cammarelle, ha fermato la sua corsa.
«Nella prima e nella seconda ripresa - dichiara Squeo - sono partito benissimo, mettevo montanti e ganci che andavano tutti a segno soprattutto grazie all'incessante movimento di tronco mentre il mio avversario continuava a colpire sui guanti».
Considerate le premesse, il passaggio in finale per la Quero-Chiloiro Taranto del 23enne pugile molfettese Claudio Squeo, categoria 91 chilogrammi sembrava alla portata. «Nella terza ripresa -continua il pugile - ho subito un calo, ma quando sono andato al centro del ring per il verdetto ero convinto di aver vinto. Ma tra fischi e urla hanno dato vittoria al mio avversario».
Amaro il commento di Squeo: «questa competizione mi lascia tanto amaro in bocca, ero sicuro quest'anno di riuscire a diventare Campione Italiano, ero pronto fisicamente e psicologicamente anche perché quest'anno ho vinto tutti i match, ho vinto il Guanto d'Oro ed ero sicuro di chiudere il ciclo in bellezza. Aspetto sempre una chiamata dalla Nazionale dove vorrei dimostrare il mio valore nel dilettantismo e chissà conquistarmi il pass per le Olimpiadi di Rio 2016. Chiedo una sola possibilità a Bergamasco».