Finisce 0 a 0 tra Usc Trani - Libertas Molfetta
Pochi sussulti. I tifosi ricordano l'episodio Alessandro. Foto e tabellini
martedì 11 marzo 2014
10.38
Il pareggio senza reti è il risultato che rispecchia pienamente l'andamento del derby fra Trani e Molfetta. L'attesa sfida della 28ª giornata di Eccellenza regala pochi sussulti agli spettatori del Comunale consentendo ad entrambe le compagini di muovere la propria classifica e rimanere in corsa per il raggiungimento degli obiettivi stagionali. Il punto ottenuto al cospetto di un avversario ostico e decisamente difficile da affrontare rincuora i ragazzi di Giusto ed i relativi supporters, pronti a vivere un entusiasmante rush finale nelle 6 giornate conclusive del torneo.
Sugli spalti (più gremiti del solito) ci sono coreografie degne dell'evento ma il divieto di trasferta imposto ai sostenitori ospiti (e già reso noto in settimana) priva il derby di un ingrediente essenziale.
Il primo tempo evidenzia uno sterile predominio molfettese, destinato in seguito a scemare per dar vita ad un confronto decisamente equilibrato. Manzari, entrato in area dalla sinistra, calcia debolmente: Vitucci (all'esordio casalingo) para senza problemi. Una botta di Precchiazzi da fuori area su respinta della difesa molfettese termina a lato. L'ex andriese De Santis disegna una traiettoria insidiosa su calcio piazzato bloccata dall'estremo tranese. La prima grande occasione per i biancazzurri capita al 38': un'inzuccata di Fabiano, in seguito a punizione del solito immenso Campo, sfiora il montante alla destra di Di Candia. Di Pinto reclama un rigore per un tocco di mani in piena area mentre al 43' l'ex Sallustio (fischiatissimo al pari dell'altro ex Vitale) penetra tra le maglie della difesa locale scaricando una conclusione che attraversa tutto lo specchio per poi perdersi sul fondo. Altro pericolo nelle battute conclusive originato da uno svarione di Fabiano che per poco non favorisce i biancorossi.
La ripresa è inaugurata da un eloquente striscione mostrato dal gruppo ultras "Trani 1929" invocante giustizia e verità per Alessandro, il tifoso rimasto gravemente ferito all'occhio a Molfetta nel corso degli scontri del 2010 ed ancora in attesa di conoscere l'autore del folle gesto. Applausi dello stadio. Vitale calcia alto dopo uno scambio con Manzari. Fa il proprio debutto in maglia biancazzurra Gigi Anaclerio (salutato da un'autentica ovazione), giunto venerdì alla corte del presidente Roberto Pellegrini ed ancora alla ricerca della miglior condizione fisica. Inizia a mettersi in mostra con diverse decisioni dubbie il direttore di gara, il sig. Palmisano di Taranto (già "contestato" a Trani in occasione del match d'andata contro l'Ascoli Satriano nel quale fu annullata una rete regolarissima di Rubini), scatenando le ire del pubblico e contribuendo a spezzettare eccessivamente il gioco. Infatti c'è davvero poco da segnalare: un tiro dal limite di Corcelli spaventa Di Candia, una conclusione al volo dalla distanza di Di Pinto termina oltre la traversa. Lo 0-0 diventa così il risultato più logico.
Nel prossimo turno trasferta ad Ascoli Satriano contro la matricola foggiana allenata da Mimmo Di Corato (che ha sostituito l'esonerato Maiellaro) e posizionata a quota 30 punti, a tre lunghezze di distanza dai biancazzurri. Si tratta di uno snodo cruciale per le sorti della stagione tranese.
Sugli spalti (più gremiti del solito) ci sono coreografie degne dell'evento ma il divieto di trasferta imposto ai sostenitori ospiti (e già reso noto in settimana) priva il derby di un ingrediente essenziale.
Il primo tempo evidenzia uno sterile predominio molfettese, destinato in seguito a scemare per dar vita ad un confronto decisamente equilibrato. Manzari, entrato in area dalla sinistra, calcia debolmente: Vitucci (all'esordio casalingo) para senza problemi. Una botta di Precchiazzi da fuori area su respinta della difesa molfettese termina a lato. L'ex andriese De Santis disegna una traiettoria insidiosa su calcio piazzato bloccata dall'estremo tranese. La prima grande occasione per i biancazzurri capita al 38': un'inzuccata di Fabiano, in seguito a punizione del solito immenso Campo, sfiora il montante alla destra di Di Candia. Di Pinto reclama un rigore per un tocco di mani in piena area mentre al 43' l'ex Sallustio (fischiatissimo al pari dell'altro ex Vitale) penetra tra le maglie della difesa locale scaricando una conclusione che attraversa tutto lo specchio per poi perdersi sul fondo. Altro pericolo nelle battute conclusive originato da uno svarione di Fabiano che per poco non favorisce i biancorossi.
La ripresa è inaugurata da un eloquente striscione mostrato dal gruppo ultras "Trani 1929" invocante giustizia e verità per Alessandro, il tifoso rimasto gravemente ferito all'occhio a Molfetta nel corso degli scontri del 2010 ed ancora in attesa di conoscere l'autore del folle gesto. Applausi dello stadio. Vitale calcia alto dopo uno scambio con Manzari. Fa il proprio debutto in maglia biancazzurra Gigi Anaclerio (salutato da un'autentica ovazione), giunto venerdì alla corte del presidente Roberto Pellegrini ed ancora alla ricerca della miglior condizione fisica. Inizia a mettersi in mostra con diverse decisioni dubbie il direttore di gara, il sig. Palmisano di Taranto (già "contestato" a Trani in occasione del match d'andata contro l'Ascoli Satriano nel quale fu annullata una rete regolarissima di Rubini), scatenando le ire del pubblico e contribuendo a spezzettare eccessivamente il gioco. Infatti c'è davvero poco da segnalare: un tiro dal limite di Corcelli spaventa Di Candia, una conclusione al volo dalla distanza di Di Pinto termina oltre la traversa. Lo 0-0 diventa così il risultato più logico.
Nel prossimo turno trasferta ad Ascoli Satriano contro la matricola foggiana allenata da Mimmo Di Corato (che ha sostituito l'esonerato Maiellaro) e posizionata a quota 30 punti, a tre lunghezze di distanza dai biancazzurri. Si tratta di uno snodo cruciale per le sorti della stagione tranese.