Exprivia, il vice Castellaneta: «Essere qui è il coronamento di un sogno»

Leonardo Castellaneta si presenta ai tifosi

lunedì 22 agosto 2016 9.53
Smaltito il Ferragosto di relax ormai alle spalle, per il gruppo biancorosso è tempo di ritrovarsi nella sala pesi del PalaPoli e ricominciare ad allenarsi in vista del campionato, che nonostante veda il suo inizio ufficiale il 2 ottobre, va preparato in tutti i suoi particolari, quelli che fanno la differenza.

Ne è ben consapevole il nuovo secondo allenatore, Leonardo Castellaneta. Trentenne, oltre ad avere in comune la passione per il volley, è anch'egli di Gioia del Colle, città nella quale vive coach Vincenzo di Pinto. Il suo percorso di allenatore è iniziato Dopo una trafila nelle giovanili dell'Asd Pallavolo Gioia (dal 2004 al 2011), dalla stagione 2011-2012 Castellaneta ha raggiunto le semifinali play-off promozione con la Serie D del Team Volley Joya. Dopo la parentesi nel volley femminile della stagione successiva (nella città di Castellaneta ), è arrivata la vittoria del campionato di C con il Real Volley Gioia. Nella stagione scorsa, Castellaneta ha raggiunto il terzo posto con l'Iposea Udas Cerignola (B2 Maschile).

Poi l'occasione della vita, la Serie A1.

«E' qualcosa al quale non potevo dire di no. Per un allenatore in formazione è importante crescere lavorando in categorie superiori al fianco di veri e propri Maestri della pallavolo». Come Vincenzo di Pinto.
«Ho ricordi nitidi all'inizio degli anni '90 quando il Gioia del Colle dall'A2 transitò in A1 e sulla panchina della squadra c'era già Vincenzo. Mai avrei immaginato – dice Castellaneta - che un giorno dovessi esserci io al suo fianco». Peraltro alcuni "allievi" di Di Pinto, coach Castellaneta li aveva già incontrati.
«Ottime guide in questi anni sono stati anche Leonardo Sportelli e Beppe Spinelli che ringrazio per tutto il bagaglio di esperienza messo a disposizione». Ora la seconda settimana di lavoro:«Insieme a tutto lo staff tecnico stiamo conoscendo i giocatori sia come persone che come atleti studiando il lavoro per ognuno di loro. I ragazzi stanno rispondendo bene e piano piano la fiducia reciproca fra di noi aumenta».