Eccellenza, Libertas: vietato fallire contro Ostuni 1945.
Al Paolo Poli, (ore 15.00) arriva la squadra di Carbonella
domenica 15 marzo 2015
7.53
Nero, nerissimo. Non si può descrivere in altro modo il momento che sta vivendo la Libertas Molfetta e che coinvolge anche i propri tifosi. Già, proprio questi ultimi da tanto, troppo tempo non riescono a vedere in campo la loro squadra del cuore. Uno slogan che i biancorossi hanno fatto proprio, è: "La Molfetta non si discute, si ama". Ma questo amore, per alcuni, si sta raffreddando. Odiare la propria squadra del cuore è da tifosi occasionali, ma certo è che in questo periodo la squadra di Lanza non è esente da critiche.
Allo stadio Paolo Poli arriva l'Ostuni 1945 allenato da Vincenzo Carbonella. Attualmente l'Ostuni 1945 è in piena zona play out con 23 punti e arriva a Molfetta con l'obiettivo di racimolare quanti più punti possibile per raggiungere la salvezza e scacciare i fantasmi. Fantasmi che da troppo tempo convivono con la Libertas Molfetta, che dopo le sconfitte contro Sporting Altamura, Nardò e Casarano è scivolata al sesto posto in classifica dietro l'Atletico Mola che staziona nell'ultima piazza utile per l'accesso ai play off a +1 sulla squadra di Lanza ferma a 38 punti.
La prestazione offerta contro il Casarano è l'emblema del momento di questa Libertas che non sa vincere, non ha idee e a volte risulta essere noiosa. Esattamente l'opposto di quella ammirata ad inizio 2015 della stagione in corso dove il bel gioco era intrinseco nella manovra biancorossa. C'è bisogno di una inversione di tendenza. O meglio, di un ritorno al passato. Per tornare a vedere la vera Libertas Molfetta, Lanza deve tornare a essere più umile, svolgendo il solo ruolo di presidente. Serve un allenatore sapiente e realista con doti di comunicazione che non devono sfociare nella superbia. Ci sono altri obiettivi da raggiungere, ma il primo resta quello di ritrovarsi
Allo stadio Paolo Poli arriva l'Ostuni 1945 allenato da Vincenzo Carbonella. Attualmente l'Ostuni 1945 è in piena zona play out con 23 punti e arriva a Molfetta con l'obiettivo di racimolare quanti più punti possibile per raggiungere la salvezza e scacciare i fantasmi. Fantasmi che da troppo tempo convivono con la Libertas Molfetta, che dopo le sconfitte contro Sporting Altamura, Nardò e Casarano è scivolata al sesto posto in classifica dietro l'Atletico Mola che staziona nell'ultima piazza utile per l'accesso ai play off a +1 sulla squadra di Lanza ferma a 38 punti.
La prestazione offerta contro il Casarano è l'emblema del momento di questa Libertas che non sa vincere, non ha idee e a volte risulta essere noiosa. Esattamente l'opposto di quella ammirata ad inizio 2015 della stagione in corso dove il bel gioco era intrinseco nella manovra biancorossa. C'è bisogno di una inversione di tendenza. O meglio, di un ritorno al passato. Per tornare a vedere la vera Libertas Molfetta, Lanza deve tornare a essere più umile, svolgendo il solo ruolo di presidente. Serve un allenatore sapiente e realista con doti di comunicazione che non devono sfociare nella superbia. Ci sono altri obiettivi da raggiungere, ma il primo resta quello di ritrovarsi