Da Molfetta agli Europei in Kosovo: Dalila Raguseo di bronzo ai campionati di Karate
La 16enne, figlia d'arte, terza con la Puglia nella specialità kata
martedì 24 gennaio 2017
11.19
Una medaglia di bronzo al collo. Per la Puglia, che ha rappresentato, per la Nazionale con cui andrà a giugno in Kosovo per gli Europei di categoria, ma anche per la propria famiglia. Perchè quando sul tuo kimono c'è quel cognome, Raguseo, non puoi non avere il Karate nel tuo Dna.
Domenica scorsa, Dalila Raguseo si è classificata terza ai campionati nazionali a rappresentative regionali di Karate. Specialità Katà. E come poteva essere diversamente per lei, figlia del Maestro Vincenzo, cintura nera quinto dan, tra i primi a praticare questo sport a Molfetta qualche decennio fa.
Senza dimenticare la sorella Margherita, tra le prime atlete pugliesi negli anni '90 quando per tutti il Karate era uno sport di lotta, aggressivo e così poco adatto a una bambina.
Dalila, 16 anni e già cintura nera primo dan, ha gareggiato in squadra con Sara Soldano (quindicenne tarantina e campionessa nazionale solista, categoria esordienti B) e Michela Rizzo (quattordicenne leccese).
Insomma la meglio gioventù del karate pugliese in rosa selezionata dal Maestro Antonio di Serio al Centro Tecnico Regionale.
Una gara non semplice per loro: il kata è un combattimento contro un avversario immaginario. Sul tatami, la squadra deve muoversi contemporaneamente: dalla respirazione, alle tecniche, al saluto. Nessuna sbavatura. Bisogna sembrare un'unica figura. E ci vuole tempo, costanza, allenamenti e sacrifici.
Battuta la Toscana al primo turno, sconfitte poi dall'Emilia Romagna ma ancora in gara per la formula del torneo, Raguseo-Soldano-Rizzo battono nettamente il Veneto e salgono sul gradino più basso del podio.
Prossima tappa a Pristina il 3 e 4 giugno 2017.
Domenica scorsa, Dalila Raguseo si è classificata terza ai campionati nazionali a rappresentative regionali di Karate. Specialità Katà. E come poteva essere diversamente per lei, figlia del Maestro Vincenzo, cintura nera quinto dan, tra i primi a praticare questo sport a Molfetta qualche decennio fa.
Senza dimenticare la sorella Margherita, tra le prime atlete pugliesi negli anni '90 quando per tutti il Karate era uno sport di lotta, aggressivo e così poco adatto a una bambina.
Dalila, 16 anni e già cintura nera primo dan, ha gareggiato in squadra con Sara Soldano (quindicenne tarantina e campionessa nazionale solista, categoria esordienti B) e Michela Rizzo (quattordicenne leccese).
Insomma la meglio gioventù del karate pugliese in rosa selezionata dal Maestro Antonio di Serio al Centro Tecnico Regionale.
Una gara non semplice per loro: il kata è un combattimento contro un avversario immaginario. Sul tatami, la squadra deve muoversi contemporaneamente: dalla respirazione, alle tecniche, al saluto. Nessuna sbavatura. Bisogna sembrare un'unica figura. E ci vuole tempo, costanza, allenamenti e sacrifici.
Battuta la Toscana al primo turno, sconfitte poi dall'Emilia Romagna ma ancora in gara per la formula del torneo, Raguseo-Soldano-Rizzo battono nettamente il Veneto e salgono sul gradino più basso del podio.
Prossima tappa a Pristina il 3 e 4 giugno 2017.