«Sono il nuovo presidente del Bari»
Stadio, piano investimenti, prospettive future: ecco i "galletti" di Giancaspro
sabato 25 giugno 2016
0.11
Fermo e deciso, pacato ma convinto. Ecco il ventottesimo presidente del Bari F.C, il molfettese Cosmo Antonio Giancaspro. L'imprenditore ha parlato dalla sala stampa dello Stadio San Nicola, insomma dal cuore del mondo biancorosso.
Due gli aspetti cruciali: il progetto sportivo e il futuro della società.
«Prometto chiarezza e trasparenza. State tranquilli perché per l'iscrizione al prossimo campionato non ci sarà alcun problema. Siamo arrivati veramente lunghi per onorare tutti gli adempimenti, ma ora siamo in linea con pagamenti stipendi e adempimenti formali (2,2 mln). Martedì prossimo sarò in Lega calcio per presentarmi oltre che per la fideiussione (800 mila euro) necessaria all'iscrizione. Mercoledì riuscirò ad individuare un nome certo per il direttore sportivo e spero anche per l'allenatore" mentre la squadra si radunerà il 10 luglio».
Uno sguardo poi alla serie A, l'ambizione assoluta della piazza.
«Lo dicono tutti: Bari da A, merita la A, miglior pubblico. Penso che avere delle basi solide, le fondamenta, che io sono sicuro di poter saldare, sia il primo passo che tranquillizzi tutti. Io non sono entrato per fare il presidente, sono un uomo concreto e onestamente ho difficoltà nell'esporre dei piani senza le dovute meditazioni. Io sono convinto che nel breve periodo quando presenteremo il piano potrete capire se ho ipotizzato cose irrealizzabili o meno».
Spazio anche a una riflessione sul futuro dello stadio.
«La proprietà dello stadio è pubblica. Chi deve presentare il piano è una società privata, ma noi siamo una società privata di interesse pubblico. Quindi ora bisogna capire il pubblico come si mette a disposizione del privato. E' un argomento delicato che va affrontato con serietà da parte di tutti. Ora beneficeremo di un anno di proroga, ma entro fine anno dobbiamo prendere decisioni per approntare un piano d'investimenti. Resta però fondamentale per due ordine di motivi: primo perché è una follia continuare ad utilizzare questo stadio sopportando spese non programmate o finanziate. Ho avuto un paio di incontri, anche qualche mese fa, con l'assessore allo Sport, penso mi incontrerò di nuovo tra domani e lunedì. So che c'è stata pressione sul Comune per questo problema. Nell'interesse della città bisogna pianificare un serio intervento di ristrutturazione».
Ma perchè un imprenditore nel campo edile, che ammette di aver visto poche partite dal vivo al San Nicola, decide di puntare sul Bari?
«Quando ho iniziato questo investimento con un capitale di rischio di 100mila euro avevo già programmato l'ipotesi non remota che questo poteva essere solo l'inizio. Per quanto riguarda gli investitori io sono convinto che noi abbiamo delle risorse locali ingenti. Un patrimonio di imprenditori negli ultimi anni orfani di una stabilità finanziaria, in particolore coloro che erano leader nel settore delle costruzioni. Penso si possa realizzare un piano fatto bene, basato su questo settore sport-cultura-turismo. Esporrò loro il piano e dovremo condividerlo. Io voglio essere una garanzia di serietà per i tifosi. Difficilmente imprenditori esterni vengono a investire qui».
Giancaspro ha annunciato anche il ritorno al passato: il logo della società sarà di nuovo "il galletto".
Due gli aspetti cruciali: il progetto sportivo e il futuro della società.
«Prometto chiarezza e trasparenza. State tranquilli perché per l'iscrizione al prossimo campionato non ci sarà alcun problema. Siamo arrivati veramente lunghi per onorare tutti gli adempimenti, ma ora siamo in linea con pagamenti stipendi e adempimenti formali (2,2 mln). Martedì prossimo sarò in Lega calcio per presentarmi oltre che per la fideiussione (800 mila euro) necessaria all'iscrizione. Mercoledì riuscirò ad individuare un nome certo per il direttore sportivo e spero anche per l'allenatore" mentre la squadra si radunerà il 10 luglio».
Uno sguardo poi alla serie A, l'ambizione assoluta della piazza.
«Lo dicono tutti: Bari da A, merita la A, miglior pubblico. Penso che avere delle basi solide, le fondamenta, che io sono sicuro di poter saldare, sia il primo passo che tranquillizzi tutti. Io non sono entrato per fare il presidente, sono un uomo concreto e onestamente ho difficoltà nell'esporre dei piani senza le dovute meditazioni. Io sono convinto che nel breve periodo quando presenteremo il piano potrete capire se ho ipotizzato cose irrealizzabili o meno».
Spazio anche a una riflessione sul futuro dello stadio.
«La proprietà dello stadio è pubblica. Chi deve presentare il piano è una società privata, ma noi siamo una società privata di interesse pubblico. Quindi ora bisogna capire il pubblico come si mette a disposizione del privato. E' un argomento delicato che va affrontato con serietà da parte di tutti. Ora beneficeremo di un anno di proroga, ma entro fine anno dobbiamo prendere decisioni per approntare un piano d'investimenti. Resta però fondamentale per due ordine di motivi: primo perché è una follia continuare ad utilizzare questo stadio sopportando spese non programmate o finanziate. Ho avuto un paio di incontri, anche qualche mese fa, con l'assessore allo Sport, penso mi incontrerò di nuovo tra domani e lunedì. So che c'è stata pressione sul Comune per questo problema. Nell'interesse della città bisogna pianificare un serio intervento di ristrutturazione».
Ma perchè un imprenditore nel campo edile, che ammette di aver visto poche partite dal vivo al San Nicola, decide di puntare sul Bari?
«Quando ho iniziato questo investimento con un capitale di rischio di 100mila euro avevo già programmato l'ipotesi non remota che questo poteva essere solo l'inizio. Per quanto riguarda gli investitori io sono convinto che noi abbiamo delle risorse locali ingenti. Un patrimonio di imprenditori negli ultimi anni orfani di una stabilità finanziaria, in particolore coloro che erano leader nel settore delle costruzioni. Penso si possa realizzare un piano fatto bene, basato su questo settore sport-cultura-turismo. Esporrò loro il piano e dovremo condividerlo. Io voglio essere una garanzia di serietà per i tifosi. Difficilmente imprenditori esterni vengono a investire qui».
Giancaspro ha annunciato anche il ritorno al passato: il logo della società sarà di nuovo "il galletto".