Claudio Squeo: «Il sì al professionismo? Vi spiego perché…»

Ha tecnica e fisico per tentare l'avventura tra i pro'. A 25 anni Squeo lascia i dilettanti.

martedì 3 maggio 2016 0.33
A cura di Andrea Teofrasto
Claudio Squeo ha vinto tra i giganti del pugilato dilettantistico. È già proiettato verso un futuro a medio-lungo termine. Come dire: professionismo, sì grazie, basta continuare a combattere con canottiera e casco protettivo.

Nelle prossime settimane Squeo salirà sul ring di Molfetta per esordire tra i professionisti.

«Ieri ho combattuto con Angelo Gentile - dichiara il pugile - ex Campione Italiano Youth per dare l'addio al dilettantismo. Esordisco come professionista a Molfetta domenica 22 maggio nei Massimi Cruiser con un avversario internazionale. Devo ringraziare il mio maestro Raffaele Catacchio e il mio preparatore atletico Vanni Altomare, oltre che l'amministrazione comunale ed in particolar modo l'assessore Tommaso Spadavecchia e Gianni d'Elila che si sono mobilitati e mi hanno dato questa opportunità grazie al fatto che Molfetta è città Europea dello Sport».

Tante le domande che gli appassionati di boxe si pongono: Claudio Squeo può sfondare anche nel professionismo? E con quali possibilità?
Squeo ha 25 anni. Non è tardi per tentare l'avventura tra i pro'. Claudio ha fisico per salire sul ring contro i migliori. Il suo gancio è capace di provocare disastri tra i professionisti come ne ha provocati tra i dilettanti. Dunque, la potenza c'è. Ha ottima tecnica, a cui ha recentemente unito anche saggezza tattica. Nel corso degli anni ha messo da parte quei dubbi che spesso attraversavano la sua mente, si è liberato dalle incertezze ed ha dimostrato di essere un campione. Ma la testa del ragazzo di Molfetta è da sempre rivolta al pugilato professionistico. Il professionismo è il professionismo. Le vittorie lo hanno convinto ancora di più che la vita da dilettante non è quella che gli si addice meglio. Il giovanotto potrebbe davvero fare grandi cose anche da pro'.

«Dopo aver combattuto a Caracas da professionista nelle World series - continua Squeo - ho capito che era quello il mio ambiente, ciò che volevo fare. Ormai combattere da dilettante non mi dava più stimoli avevo bisogno di cambiare vita, livello e il professionismo ha tutte le caratteristiche che mi emozionano. Poi il mio stile di combattimento ha sempre rispecchiato il professionismo, ero praticamente un professionista tra i dilettanti. Per ora il mio obiettivo è affermarmi in campo nazionale, ma sono certo che anche in campo internazionale posso dire la mia». «Inoltre il 22 maggio - conclude - sarà la prima volta che combatto a Molfetta e sono sicuro che questo mi darà un emozione che supererà quella provata in Venezuela, perciò mi auguro che accorra tutta la città a sostenermi e che su quel ring riesca a far divertire ed emozionare la folla».