Castellaneta sbanca Molfetta. Libertas bye bye play off.
La tripletta di Colucci affonda i biancorossi. Inutili le reti di Vitale e Cesareo.
domenica 22 marzo 2015
18.29
Dalle stelle alle stalle. Possiamo riassumere così il periodo buio della Libertas Molfetta. La sconfitta esterna al Comunale "de Bellis" contro il Catellaneta, e il distacco dalla zona play off sempre più lontana, ha scatenato la rivolta dei tifosi biancorossi. Il primo sul banco degli imputati per la stagione fallimentare, date le premesse, è il presidente-allenatore Mauro Lanza. Le scelte di mercato sbagliate, il mancato ingaggio di un tecnico, sono il capo d'imputazione più caldo. Da eroe a mostro, il passo nel calcio è molto breve e la linea di demarcazione molto sottile. Gli applausi e gli elogi a Lanza per il lavoro svolto e per aver riportato il calcio che conta a Molfetta tra tante promesse estive e una squadra spumeggiante, si sono velocemente trasformati in fischi e contestazioni vista la sparizione improvvisa dei risultati del campo. Una condizione, quella della Libertas Molfetta versione 2015, che i tifosi biancorossi hanno smesso di supportare, ma soprattutto di sopportare, e dopo la sconfitta con il Castellaneta e l'addio quasi certo ai play off è scattata la contestazione soprattutto sui Social.
Qualcuno diceva che marzo, fosse il mese giusto per portarsi via il micidiale mix di influenze, gastroenteriti e persistente tosse. Ma marzo, nell'universo calcistico, è, storicamente, il mese decisivo, quello in cui si capisce se la stagione terminerà in trionfo o bisognerà leccarsi le ferite a lungo. Per questa Libertas non ci sono ostriche e champagne. Nessun festeggiamento, anzi. C'era una volta, e non è l'incipit di una favola, visto che capitava di sovente, una squadra che vinceva in casa e in trasferta. Bene, il lupo cattivo se l'è divorata. Quella Libertas, bella e vincente, non c'è più. Tutti a puntare il dito su Lanza. Che sia in stato confusionale è evidente ma, amici, conoscenti e nuovi lettori, sfido chiunque a restare concentrato e fiducioso quando, un giorno sì e l'altro anche, il tuo nome è ai vertici del malessere del tifo biancorosso. Lanza è diventato una sorta di Capitano Achab. Solitario e a bordo di una nave fantasma (la sua Libertas), il "buon" Capitano Lanza è alla disperata caccia di Moby Dick (il bel gioco unito ai risultati). Nel romanzo, il Capitano Achab non fa una fine gloriosa. La verità è una e soltanto una: questa Libertas è stata costruita su fondamenta dalla consistenza delle sabbie mobili.
La situazione però in casa Libertas è fuori controllo ormai da un po' e i numeri parlano chiaro, con trend chiaramente negativo. I biancorossi vincono a singhiozzo. La partita di oggi è scivolata via tra l'82' e 84' per mezzo di Colucci (era andato a segno già al 31'). Il tutto dopo essere stati in vantaggio, sul momentaneo 1-2, grazie alle reti di Vitale al 53', e Cesareo al 67'. Evidentemente, sulle spalle dei giocatori pesano come un macigno i troppi gol subiti che hanno segnato di fatto la fine della Libertas Molfetta divertente, spumeggiante e soprattutto competitiva. Troppi risultati altalenanti. Decisamente poco per una squadra che in estate puntava a vincere qualcosa ma che a marzo si trova fuori da tutti i giochi.
Qualcuno diceva che marzo, fosse il mese giusto per portarsi via il micidiale mix di influenze, gastroenteriti e persistente tosse. Ma marzo, nell'universo calcistico, è, storicamente, il mese decisivo, quello in cui si capisce se la stagione terminerà in trionfo o bisognerà leccarsi le ferite a lungo. Per questa Libertas non ci sono ostriche e champagne. Nessun festeggiamento, anzi. C'era una volta, e non è l'incipit di una favola, visto che capitava di sovente, una squadra che vinceva in casa e in trasferta. Bene, il lupo cattivo se l'è divorata. Quella Libertas, bella e vincente, non c'è più. Tutti a puntare il dito su Lanza. Che sia in stato confusionale è evidente ma, amici, conoscenti e nuovi lettori, sfido chiunque a restare concentrato e fiducioso quando, un giorno sì e l'altro anche, il tuo nome è ai vertici del malessere del tifo biancorosso. Lanza è diventato una sorta di Capitano Achab. Solitario e a bordo di una nave fantasma (la sua Libertas), il "buon" Capitano Lanza è alla disperata caccia di Moby Dick (il bel gioco unito ai risultati). Nel romanzo, il Capitano Achab non fa una fine gloriosa. La verità è una e soltanto una: questa Libertas è stata costruita su fondamenta dalla consistenza delle sabbie mobili.
La situazione però in casa Libertas è fuori controllo ormai da un po' e i numeri parlano chiaro, con trend chiaramente negativo. I biancorossi vincono a singhiozzo. La partita di oggi è scivolata via tra l'82' e 84' per mezzo di Colucci (era andato a segno già al 31'). Il tutto dopo essere stati in vantaggio, sul momentaneo 1-2, grazie alle reti di Vitale al 53', e Cesareo al 67'. Evidentemente, sulle spalle dei giocatori pesano come un macigno i troppi gol subiti che hanno segnato di fatto la fine della Libertas Molfetta divertente, spumeggiante e soprattutto competitiva. Troppi risultati altalenanti. Decisamente poco per una squadra che in estate puntava a vincere qualcosa ma che a marzo si trova fuori da tutti i giochi.