Franco Massari: "Servono persone che amano la Molfetta Sportiva. Qualcuno in silenzio si sta muovendo..."
Il Team Manager fa il punto prima dell'ultima stagionale.
domenica 17 aprile 2016
0.17
È uno dei più anziani e esperti Dirigenti di Società. Molto conosciuto e stimato negli ambienti del calcio dilettante pugliese, si interessa di organizzazione, logistica e Carte Federali. Stiamo parlando di Francesco Massari, Team Manager della FBC Gravina.
Negli scorsi anni, ha svolto, con ottimi risultati, il medesimo incarico, con la Fortis Trani in Serie D, con la Nuova Molfetta 1983 nella scorsa stagione, contribuendo con la propria squadra a vincere la Coppa Disciplina. Mentre all'inizio di questa nuova stagione sportiva, ha collaborato con la Molfetta Sportiva 1917, contribuendo con il suo interessamento, alla fusione tra Libertas e Nuova Molfetta.
Franco come mai in estate hai scelto il Gravina?
"In estate, è successo che dovevano esserci due società in Eccellenza, Sudest e Molfetta Sportiva, con conseguenti scenari apocalittici di convivenza. Vista la difficoltà di chiudere la trattativa con la Sudest che metteva delle condizioni capestro, pensai bene di andare a parlare con Lanza, insieme al dirigente Caiati. Lanza, si rese subito disponibile ad una fusione e volle la certezza, che sia io, che Caiati, dovessimo fungere da garanti e far parte del gruppo. Riportai il tutto a chi di dovere e fissai l'appuntamento nella Sede della Molfetta Sportiva, dove le parti in mia presenza si incontrarono e trovarono l'accordo. Come spesso accade in tutti gli accordi, c'è sempre qualcuno che pensa di poter gestire le persone a proprio piacimento. Pertanto, dissi loro che gestire il carattere di Lanza non sarebbe stato facile e personalmente conoscendolo da quarant'anni sapevo come gestirlo... Purtroppo, il gruppo dei nuovi dirigenti, presi dalla voglia di far bene, inconsciamente facevano cose che urtavano la suscettibilità di Lanza, a quel punto decisi di cambiare aria. Mi avevano contattato il San Severo, Bisceglie e Gravina. Scelsi il Gravina. Di lì a qualche settimana, Lanza iniziò a fare quello che ha sempre fatto".
Un commento sulla stagione e sulla società dell'FBC Gravina?
"Il Gravina è una Società molto organizzata, giovane, pronta a salire sempre più in alto. Ci sono ventiquattro soci ed ogni anno cambiano il Presidente. Personalmente con loro collaboravo già da due stagioni, ma come esterno".
Secondo te cosa non è andato anche quest'anno in casa Molfetta Sportiva e perché?
"Penso di aver risposto ampiamente a tal proposito già in precedenza. Lanza è un testardo, difficilmente lascerà la Molfetta Sportiva. Non si fida di nessuno, in particolar modo dei molfettesi. Purtroppo a 70 anni vuoi che una persona cambi?"
Cosa manca alla società molfettese per raggiungere traguardi simili a quelli del Gravina?
"Servono persone che amano la Molfetta Sportiva, che investono nella propria città, unitamente a persone competenti. Ce ne sono tante... Vi dico che qualcuno in silenzio si sta muovendo e anche bene, in merito non posso dirvi altro. E sono le stesse persone (imprenditori) che amano la Molfetta, ma aspettano solo di acquistare un titolo sportivo, pari o superiore all'Eccellenza. Chi vivrà vedrà".
Negli scorsi anni, ha svolto, con ottimi risultati, il medesimo incarico, con la Fortis Trani in Serie D, con la Nuova Molfetta 1983 nella scorsa stagione, contribuendo con la propria squadra a vincere la Coppa Disciplina. Mentre all'inizio di questa nuova stagione sportiva, ha collaborato con la Molfetta Sportiva 1917, contribuendo con il suo interessamento, alla fusione tra Libertas e Nuova Molfetta.
Franco come mai in estate hai scelto il Gravina?
"In estate, è successo che dovevano esserci due società in Eccellenza, Sudest e Molfetta Sportiva, con conseguenti scenari apocalittici di convivenza. Vista la difficoltà di chiudere la trattativa con la Sudest che metteva delle condizioni capestro, pensai bene di andare a parlare con Lanza, insieme al dirigente Caiati. Lanza, si rese subito disponibile ad una fusione e volle la certezza, che sia io, che Caiati, dovessimo fungere da garanti e far parte del gruppo. Riportai il tutto a chi di dovere e fissai l'appuntamento nella Sede della Molfetta Sportiva, dove le parti in mia presenza si incontrarono e trovarono l'accordo. Come spesso accade in tutti gli accordi, c'è sempre qualcuno che pensa di poter gestire le persone a proprio piacimento. Pertanto, dissi loro che gestire il carattere di Lanza non sarebbe stato facile e personalmente conoscendolo da quarant'anni sapevo come gestirlo... Purtroppo, il gruppo dei nuovi dirigenti, presi dalla voglia di far bene, inconsciamente facevano cose che urtavano la suscettibilità di Lanza, a quel punto decisi di cambiare aria. Mi avevano contattato il San Severo, Bisceglie e Gravina. Scelsi il Gravina. Di lì a qualche settimana, Lanza iniziò a fare quello che ha sempre fatto".
Un commento sulla stagione e sulla società dell'FBC Gravina?
"Il Gravina è una Società molto organizzata, giovane, pronta a salire sempre più in alto. Ci sono ventiquattro soci ed ogni anno cambiano il Presidente. Personalmente con loro collaboravo già da due stagioni, ma come esterno".
Secondo te cosa non è andato anche quest'anno in casa Molfetta Sportiva e perché?
"Penso di aver risposto ampiamente a tal proposito già in precedenza. Lanza è un testardo, difficilmente lascerà la Molfetta Sportiva. Non si fida di nessuno, in particolar modo dei molfettesi. Purtroppo a 70 anni vuoi che una persona cambi?"
Cosa manca alla società molfettese per raggiungere traguardi simili a quelli del Gravina?
"Servono persone che amano la Molfetta Sportiva, che investono nella propria città, unitamente a persone competenti. Ce ne sono tante... Vi dico che qualcuno in silenzio si sta muovendo e anche bene, in merito non posso dirvi altro. E sono le stesse persone (imprenditori) che amano la Molfetta, ma aspettano solo di acquistare un titolo sportivo, pari o superiore all'Eccellenza. Chi vivrà vedrà".