Calcio a 5, il 2015 che sarà

Viaggio nei prossimi mesi del futsal molfettese

martedì 6 gennaio 2015 8.07
A cura di Maria Marino
Sara un anno ricco, bello denso. Fatto di emozioni che solo uno sport così imprevedibile e spettacolare come il calcio a 5 sa dare.

Si parte dalle Aquile Molfetta: patron de Giglio ha costruito in poco più di due anni una società solida e vincente. Il 2015 sarà l'anno della definitiva conferma: i biancorossi non si nascondo e pensano a fare bene nella Final Eight di coppa Italia e ambiscono, soprattutto, ad archiviare la pratica C1 e volare sempre più nelle categorie d'élite.

Discorso diverso per la Pro Molfetta. La neonata compagine femminile ha alle porte un anno che inizia in salita: i risultati non arrivano ancora e bisognerà sforzarsi per chiudere quanto più dignitosamente possibile il campionato. Sul futuro, tuttavia, c'è la certezza ripetuta più volte dal presidente Azzollini: si è solo all'inizio di un progetto, tempo al tempo.

Poi ci sono loro, i molfettesi del calcio a 5: c'è Michele Mongelli che nel 2015 vivrà l'esperienza totalizzante del futsal professionistico nell'Acqua&Sapone, in Abruzzo. Il talento c'è, le doti pure e chi lo conosce assicura che anche il carattere è quello di chi sa cosa vuole e sa che dovrà sudare, correre e fare sacrifici per confermarsi ai massimi livelli ed esplodere definitivamente.

Poi ci sono Lucia Porta, Girma Gadaleta, Simona Boccanegra e Alessandra de Bari alle prese con la lotta salvezza in serie A con l'Arcadia Bisceglie. Molto del loro futuro dipenderà proprio dalla permanenza o meno nella massima serie della squadra, allenata da Nico Ventura.

Futuro sempre più rosanero per Ketty Ciccolella, perno dello spogliatoio della Salinis di Margherita di Savoia. Final Eight di Coppa Italia e lotta scudetto le parole chiave dei primi mesi dell'anno.