Calcio a 5, il derby tra Aquile Molfetta e Giovinazzo a porte chiuse
La società molfettese sanzionata per quanto accaduto nella precedente sfida casalinga
giovedì 2 febbraio 2023
Costa caro alle Aquile Molfetta quanto accaduto durante il derby contro Capurso, perso per 4-7.
Il giudice sportivo, infatti, ha sancito che il team biancorosso deve disputare a porte chiuse la sfida interna contro Giovinazzo in programma sabato 4 febbraio in occasione della ventunesima giornata del campionato di Serie A2 di calcio a 5 maschile.
"Non sarà possibile assistere all'incontro - spiega la società in una nota apparsa sui social - e non ci saranno accessi d'ingresso in quanto potranno assistere al big match solo un numero previsto di tesserati. Fischio d'inizio alle 16:00 con streaming a cura di Puglia5".
Secondo quanto si legge dal provvedimento del Giudice Sportivo, per tutta la durata dell'incontro contro Capurso ci sarebbero state "corali ingiurie e minacce da parte di propri sostenitori nei confronti degli arbitri" fino ad arrivare al fatto che "i medesimi sostenitori nell'intervallo tra 1° e 2° tempo ed al termine della gara lanciavano numerosi sputi contro l'arbitro N.2 mentre faceva rientro nello spogliatoio, il quale in entrambe le circostanze veniva attinto in più parti del corpo ed al volto".
Dal Giudice Sportivo attenzionati anche i dirigenti biancorossi che, stando a quanto si legge, non avrebbero fatto desistere tale comportamento.
Il giudice sportivo, infatti, ha sancito che il team biancorosso deve disputare a porte chiuse la sfida interna contro Giovinazzo in programma sabato 4 febbraio in occasione della ventunesima giornata del campionato di Serie A2 di calcio a 5 maschile.
"Non sarà possibile assistere all'incontro - spiega la società in una nota apparsa sui social - e non ci saranno accessi d'ingresso in quanto potranno assistere al big match solo un numero previsto di tesserati. Fischio d'inizio alle 16:00 con streaming a cura di Puglia5".
Secondo quanto si legge dal provvedimento del Giudice Sportivo, per tutta la durata dell'incontro contro Capurso ci sarebbero state "corali ingiurie e minacce da parte di propri sostenitori nei confronti degli arbitri" fino ad arrivare al fatto che "i medesimi sostenitori nell'intervallo tra 1° e 2° tempo ed al termine della gara lanciavano numerosi sputi contro l'arbitro N.2 mentre faceva rientro nello spogliatoio, il quale in entrambe le circostanze veniva attinto in più parti del corpo ed al volto".
Dal Giudice Sportivo attenzionati anche i dirigenti biancorossi che, stando a quanto si legge, non avrebbero fatto desistere tale comportamento.