Borgorosso Molfetta: mese nuovo, vita nuova. Ripartendo dalle vittorie

Contro il Bellavitainpuglia.it finisce 2-1. A segno Murolo e Gadaleta

domenica 1 novembre 2015 17.32
A cura di Andrea Teofrasto
Metterci il cuore, metterci la testa, metterci l'anima. E giocare le partite fino in fondo. La strada del Borgorosso Molfetta è tracciata ed è questa l'unica da seguire e perseguire. Concetti già espressi durante la passata stagione, quando si invocava il salto di qualità sotto il profilo mentale. Ma che vanno ripresi e ribaditi, vista la vittoria odierna dopo la mazzata subita in Coppa Puglia contro l'Omnia Bitonto.

Perché la quinta giornata del Campionato di Seconda Categoria (Girone B), post sabato 31 ottobre sarà sicuramente ricordato come il match da caccia alle streghe. Già, perché il Borgorosso Molfetta getta la maschera e si toglie di dosso gli spiriti negativi che aleggiavano su di esso. La squadra di Michele Patruno mostra ancora tutta la propria maturità. Perché di questo si tratta. Cisternino, Noicattaro Calcio, Savelletri, Kids Club Conversano e ora il match con il Bellavitainpuglia non sono semplici "incidenti" di percorso, ma partite disputate dal primo all'ultimo minuto con il solo obiettivo di vincere.

Come ammette lo stesso Patruno, quando il Borgorosso vuole, il Borgorosso ottiene. Quando il Borgorosso vince, alla fine nessuno resta deluso. Ora i punti in classifica ottenuti sono 15 in 5 giornate: tanti o pochi? Semplicemente 5 su 5 e punteggio pieno. La classifica ora lascia il tempo che trova, e i conti si faranno alla fine. Ciò che è importante è che la squadra faccia davvero i passi avanti che deve fare. In questo senso, i biancorosso vanno "aspettati al varco" nei prossimi mesi. A partire da un novembre che può e deve essere positivo proprio come questo ottobre.

Il primo passo in avanti? Quello di non deprimersi quando arriverà la prossima sconfitta e di continuare su questa strada sempre. L'aver vinto e guadagnato tre punti negli ultimi minuti di partita (reti di Murolo e Gadaleta) è il segno tangibile che il giocattolo Borgorosso va, funziona. Quello che è accaduto negli ultimi tre giorni, soprattutto dopo la sconfitta di Coppa contro l'Omnia Bitonto, non si è trasformata in una mazzata psicologica ma in una scossa che ha fatto ripartire con più veemenza di prima la squadra del presidente Roberto la Grasta e del patron Piero de Nicolo.

Le cose buone da cui ripartire ci sono: la personalità dimostrata allo stadio B. Petrone prima di tutto. E' proprio adesso, risollevandosi in un momento reso forse più difficile da un avvio che aveva creato tante, troppe illusioni, e facendo fronte a una situazione-infortuni più o meno grave, che questo Borgorosso Molfetta ha dimostrato di essere il Borgorosso di prima gettando la maschera e togliendosi di dosso gli spiriti negativi che aleggiavano su di esso. Stavolta definitivamente. In fondo è già 1 Novembre e Halloween è già passato.