Borgorosso Molfetta, la sconfitta dell'ottimismo
Contro l'Atletico Pezze 2011 per il riscatto
domenica 6 dicembre 2015
7.56
Si può perdere ed essere ottimisti? È il Borgorosso Molfetta di Michele Patruno a fare scuola in tal senso, rinnovando le proprie ambizioni d'alta classifica sino a svelare la voglia di lottare per la vittoria del campionato proprio a seguito del 1-0 subito una settimana fa in casa del Trinitapoli.
A dare lo stimolo al gruppo di Patruno la prestazione sfornata a Trinitapoli, gagliarda nonostante qualche svista arbitrale, e la sensazione di essere stati in grado di inibire per larghi tratti anche quella che allo stato attuale delle cose appare di gran lunga come la squadra più competitiva della Seconda Categoria. Il Trinitapoli, appunto. Al di là delle opinabili chiavi tattiche di una partita inequivocabilmente godibile, infatti, la squadra molfettese ha avuto il merito estremo di non disunirsi dopo lo svantaggio ma di trovare piuttosto la maniera per mettere in difficoltà l'avversario sino a farlo barcollare pericolosamente, vedendolo aggrappato alla dea bendata che ha comunque sorretto il punteggio fino al fischio finale.
Certo, restano parecchi dilemmi tuttora insoluti, ma la sfida casalinga di oggi (ore 14.30 stadio Petrone) servirà proprio a risolverli. Nonostante ciò, tuttavia, il Borgorosso prova a cementare gruppo e spirito attraverso le forche caudine di una sconfitta che poteva essere devastante e che invece sembra tutt'altro. Incanalare questa potenziale energia trasformandola in positività e confidenza nei propri mezzi è il nuovo arduo compito di Michele Patruno.
A dare lo stimolo al gruppo di Patruno la prestazione sfornata a Trinitapoli, gagliarda nonostante qualche svista arbitrale, e la sensazione di essere stati in grado di inibire per larghi tratti anche quella che allo stato attuale delle cose appare di gran lunga come la squadra più competitiva della Seconda Categoria. Il Trinitapoli, appunto. Al di là delle opinabili chiavi tattiche di una partita inequivocabilmente godibile, infatti, la squadra molfettese ha avuto il merito estremo di non disunirsi dopo lo svantaggio ma di trovare piuttosto la maniera per mettere in difficoltà l'avversario sino a farlo barcollare pericolosamente, vedendolo aggrappato alla dea bendata che ha comunque sorretto il punteggio fino al fischio finale.
Certo, restano parecchi dilemmi tuttora insoluti, ma la sfida casalinga di oggi (ore 14.30 stadio Petrone) servirà proprio a risolverli. Nonostante ciò, tuttavia, il Borgorosso prova a cementare gruppo e spirito attraverso le forche caudine di una sconfitta che poteva essere devastante e che invece sembra tutt'altro. Incanalare questa potenziale energia trasformandola in positività e confidenza nei propri mezzi è il nuovo arduo compito di Michele Patruno.