Borgorosso Molfetta ai piedi di Murolo: che numeri per il bomber
Non ci sono più aggettivi per descrivere l'impressionante stagione del bomber biancorosso
giovedì 28 gennaio 2016
Può una città focosa, vulcanica e sentimentale come Molfetta non amare Murolo? Impossibile. Una città intera pende ormai dalle prodezze magiche dell'attaccante molfettese. Qualsiasi palla tocchi, il bomber la trasforma nell'oro del Borgorosso. Al Petrone e dintorni sognano la seconda promozione consecutiva, come un anno fa. Murolo, né è senza dubbio il trascinatore e con i suoi gol sta scrivendo la storia di questa "matricola" terribile.
Quella che dovrebbe spingere il tifoso a raccontare, emozionandosi, ai nipotini tante storie sul bomber e su quella seconda promozione che da sogno di mezza estate, ben presto potrebbe diventare una solida realtà. Quasi un'ossessione. Ma maggio è ancora lontano e forse è davvero il tempo l'unico nemico di una squadra che gioca a memoria, ben impostata e con qualità da primato. Le insidie sono tutte dietro l'angolo, ma se in squadra c'è Murolo, allora il Borgorosso Molfetta stavolta può essere più ottimista.
Ed è questo Murolo a fare la differenza. Un attaccante per il quale gli aggettivi non bastano più per descrivere la sua impressionante stagione. E poi, ci sono quei numeri irraggiungibili, da far invidia a tutti gli altri: 16 gol in 14 partite. Mostruosi, lo diciamo noi. Il Borgorosso vuole godersi questo momento, ma il difficile arriva adesso. C'è il Trinitapoli che è sempre lì, col fiato sul collo, ed è l'avversario (sul campo) più pericoloso. Poi, c'è la classifica. Quella graduatoria che fa sognare, e che vede in vetta il Borgorosso. Ma quella è un'altra storia, che a Molfetta, tra i scaramantici, nessuno vuole leggere.
Quella che dovrebbe spingere il tifoso a raccontare, emozionandosi, ai nipotini tante storie sul bomber e su quella seconda promozione che da sogno di mezza estate, ben presto potrebbe diventare una solida realtà. Quasi un'ossessione. Ma maggio è ancora lontano e forse è davvero il tempo l'unico nemico di una squadra che gioca a memoria, ben impostata e con qualità da primato. Le insidie sono tutte dietro l'angolo, ma se in squadra c'è Murolo, allora il Borgorosso Molfetta stavolta può essere più ottimista.
Ed è questo Murolo a fare la differenza. Un attaccante per il quale gli aggettivi non bastano più per descrivere la sua impressionante stagione. E poi, ci sono quei numeri irraggiungibili, da far invidia a tutti gli altri: 16 gol in 14 partite. Mostruosi, lo diciamo noi. Il Borgorosso vuole godersi questo momento, ma il difficile arriva adesso. C'è il Trinitapoli che è sempre lì, col fiato sul collo, ed è l'avversario (sul campo) più pericoloso. Poi, c'è la classifica. Quella graduatoria che fa sognare, e che vede in vetta il Borgorosso. Ma quella è un'altra storia, che a Molfetta, tra i scaramantici, nessuno vuole leggere.