Borgorosso in finale: la Padula «A dicembre eravamo in zona play out. Poi...»
Il presidente biancorosso: «Siamo riusciti a stupire ed essere protagonisti»
sabato 29 aprile 2017
8.04
«Ci sarebbe da scrivere un libro su questi due anni e mezzo». Così il presidente del Borgorosso Felice la Padula a proposito di un'impresa che per molti, non per chi vive quotidianamente la realtà biancorossa, ha dell'incredibile. «La stagione è in linea con le altre due. Ancora una volta siamo riusciti a stupire ed essere protagonisti seppur da neopromossi».
«Comunque mi sono divertito - continua Felice la Padula -. Nessuno di noi era dirigente sportivo, ma nel corso di questo triennio anche noi siamo maturati. Non ci fermeremo domenica e sicuramente l'impegno sarà massimo da parte di tutti dal primo all'ultimo. A dicembre eravamo praticamente in zona play out, poi abbiamo fatto un girone di ritorno strepitoso praticando anche un bel calcio».
Poi conclude: «In questa grande famiglia chiamata Borgorosso Molfetta a fare la differenza in campo non è il singolo ma il gruppo. Tutti sono fondamentali».
«Io me lo ricordo bene - scrive su Facebook l'ex presidente biancorosso Roberto la Grasta - quel pomeriggio di domenica di due anni e mezzo fa, quando la banda Borgorosso scese per la prima volta su un campo impolverato a Trinitapoli e perse. Era la Terza Categoria e mi ricordo gli ostacoli posti da chi sorrideva e si sentiva detentore degli impianti e degli orari, ridacchiando su una armata Brancaleone, che tale non era».
«È stata la rinuncia più dolorosa degli ultimi tempi per me, da oltre un anno a questa parte. Domenica 30, - prosegue la Grasta - al di là del risultato, c'è una lezione di vita a Terlizzi. Si insegna che il pane duro vale quanto i sogni. E Michele Patruno, sa quanto è buono il pane duro. Domenica prossima, tutti a Terlizzi per spingere la terza promozione».
«Comunque mi sono divertito - continua Felice la Padula -. Nessuno di noi era dirigente sportivo, ma nel corso di questo triennio anche noi siamo maturati. Non ci fermeremo domenica e sicuramente l'impegno sarà massimo da parte di tutti dal primo all'ultimo. A dicembre eravamo praticamente in zona play out, poi abbiamo fatto un girone di ritorno strepitoso praticando anche un bel calcio».
Poi conclude: «In questa grande famiglia chiamata Borgorosso Molfetta a fare la differenza in campo non è il singolo ma il gruppo. Tutti sono fondamentali».
«Io me lo ricordo bene - scrive su Facebook l'ex presidente biancorosso Roberto la Grasta - quel pomeriggio di domenica di due anni e mezzo fa, quando la banda Borgorosso scese per la prima volta su un campo impolverato a Trinitapoli e perse. Era la Terza Categoria e mi ricordo gli ostacoli posti da chi sorrideva e si sentiva detentore degli impianti e degli orari, ridacchiando su una armata Brancaleone, che tale non era».
«È stata la rinuncia più dolorosa degli ultimi tempi per me, da oltre un anno a questa parte. Domenica 30, - prosegue la Grasta - al di là del risultato, c'è una lezione di vita a Terlizzi. Si insegna che il pane duro vale quanto i sogni. E Michele Patruno, sa quanto è buono il pane duro. Domenica prossima, tutti a Terlizzi per spingere la terza promozione».