Borgorosso, buona la prima: con il Corato finisce 2-2
Nel test amichevole a segno Arsale con una doppietta. Murolo sbaglia un penalty
venerdì 4 settembre 2015
7.38
Il Borgorosso Molfetta pareggia 2-2 contro il Corato tra tante luci e poche ombre. Patruno può sorridere per la buona prestazione della squadra e di Arsale che al suo debutto nel test amichevole contro il Corato mette a segno una doppietta. Per i padroni di casa Murolo sbaglia un penalty sul risultato di 0-0. Ad arbitrare il match Antonio Leone.
Un modello vincente non è mai frutto del caso. Nello sport e, più specificatamente, nel calcio, puoi vincere, aiutato dalla dea bendata, una volta ma, se ti ripeti, allora significa che, alla base, c'è una strategia vincente. A Molfetta, c'è un solo modello vincente: il Borgorosso. La conferma anche contro il Corato con i biancorossi che non hanno indietreggiato di un sol centimetro .
La compagine molfettese, ha una società sana e lungimirante alle spalle, ha un blocco di giovani di valore, utili alla causa, ha sempre l'allenatore giusto al posto giusto e sa anche coltivare e scegliere i talenti del futuro. E dire che Molfetta, intesa come città, non dista poi tanto da Corato, anzi fino a pochi anni fa, la distanza era solo misurabile in chilometri, ora il distacco (calcisticamente parlando) è quasi azzerato. Nonostante il pareggio, nonostante una categoria in più il Corato sembra quasi una società in ritardo sulla tabella di marcia, ridotta a comprimaria. Non ci sono altre strade signori, o si prende esempio dal Borgorosso che ha scovato la formula vincente o si resta fermi al palo.
Un modello vincente non è mai frutto del caso. Nello sport e, più specificatamente, nel calcio, puoi vincere, aiutato dalla dea bendata, una volta ma, se ti ripeti, allora significa che, alla base, c'è una strategia vincente. A Molfetta, c'è un solo modello vincente: il Borgorosso. La conferma anche contro il Corato con i biancorossi che non hanno indietreggiato di un sol centimetro .
La compagine molfettese, ha una società sana e lungimirante alle spalle, ha un blocco di giovani di valore, utili alla causa, ha sempre l'allenatore giusto al posto giusto e sa anche coltivare e scegliere i talenti del futuro. E dire che Molfetta, intesa come città, non dista poi tanto da Corato, anzi fino a pochi anni fa, la distanza era solo misurabile in chilometri, ora il distacco (calcisticamente parlando) è quasi azzerato. Nonostante il pareggio, nonostante una categoria in più il Corato sembra quasi una società in ritardo sulla tabella di marcia, ridotta a comprimaria. Non ci sono altre strade signori, o si prende esempio dal Borgorosso che ha scovato la formula vincente o si resta fermi al palo.