Molfetta Calcio: «Siamo la prima società di Molfetta»
Il presidente Corrado Azzollini rivendica il ruolo primario dei suoi in una lunga intervista a "La Gazzetta del Mezzogiorno"
domenica 27 agosto 2017
Il calcio estivo molfettese sta vivendo giorni tribolati. Ma più che l'attenzione al campo, ai risultati e alla programmazione della stagione ormai imminente, a tenere banco anche tra i tifosi è la rivendicazione da parte dell'ASD Sporting Fulgor di essere una società molfettese, nonostante la sede sociale a Zapponeta.
Da un lato, allora, c'è la stessa società di Mauro Lanza che si considera, ed esige di essere considerata, molfettese: presidente, dirigenza, tanti i giocatori di Molfetta. E poi la sede operativa in città, i colori biancorossi, il Duomo sullo stemma. E l'orgoglio di portare il nome Molfetta in serie D.
Dall'altro lato, invece, c'è la Molfetta Calcio, che difende con i denti la sua egemonia nel calcio nostrano.
Spiccano, così, le parole del presidente Corrado Azzollini.
Il numero uno biancorosso, infatti, ha nelle scorse ore rilasciato una lunga intervista a "La Gazzetta del Mezzogiorno" e non ha usato mezzi giri di parole per difendere il ruolo primario che la sua società riveste.
«Ho sempre cercato di restare fuori da queste discussioni e chiesto ai miei soci di avere un profilo basso, però purtroppo le stesse testate giornalistiche creano confusione. Attualmente siamo la prima società di Molfetta in quanto siamo coloro che militano nel campionato più importante e che hanno diritto a giocare e rappresentare la propria città per regolamento federale. Siamo l'unica società che potrà al Paolo Poli mentre l'altra pseudo società, che qualcuno indica come molfettese, ha ben poco di cittadino. E' una società di Zapponeta, che disputerà il campionato a Canosa di Puglia, per imposizione della Lega Nazionale Dilettanti in quanto è una società foggiana», ha spiegato Azzollini al quotidiano.
«Per fare un paragone semplice sarebbe come dire che il Bari di Giancaspro è di Molfetta perchè il presidente è di Molfetta. Spero davvero di aver fatto definitivamente chiarezza e andrò volentieri a leggere le cronache sportive della città di Zapponeta o di Canosa di Puglia per vedere i risultati del presidente molfettese».
La sensazione è che la querelle sia solo agli inizi.
Da un lato, allora, c'è la stessa società di Mauro Lanza che si considera, ed esige di essere considerata, molfettese: presidente, dirigenza, tanti i giocatori di Molfetta. E poi la sede operativa in città, i colori biancorossi, il Duomo sullo stemma. E l'orgoglio di portare il nome Molfetta in serie D.
Dall'altro lato, invece, c'è la Molfetta Calcio, che difende con i denti la sua egemonia nel calcio nostrano.
Spiccano, così, le parole del presidente Corrado Azzollini.
Il numero uno biancorosso, infatti, ha nelle scorse ore rilasciato una lunga intervista a "La Gazzetta del Mezzogiorno" e non ha usato mezzi giri di parole per difendere il ruolo primario che la sua società riveste.
«Ho sempre cercato di restare fuori da queste discussioni e chiesto ai miei soci di avere un profilo basso, però purtroppo le stesse testate giornalistiche creano confusione. Attualmente siamo la prima società di Molfetta in quanto siamo coloro che militano nel campionato più importante e che hanno diritto a giocare e rappresentare la propria città per regolamento federale. Siamo l'unica società che potrà al Paolo Poli mentre l'altra pseudo società, che qualcuno indica come molfettese, ha ben poco di cittadino. E' una società di Zapponeta, che disputerà il campionato a Canosa di Puglia, per imposizione della Lega Nazionale Dilettanti in quanto è una società foggiana», ha spiegato Azzollini al quotidiano.
«Per fare un paragone semplice sarebbe come dire che il Bari di Giancaspro è di Molfetta perchè il presidente è di Molfetta. Spero davvero di aver fatto definitivamente chiarezza e andrò volentieri a leggere le cronache sportive della città di Zapponeta o di Canosa di Puglia per vedere i risultati del presidente molfettese».
La sensazione è che la querelle sia solo agli inizi.