AllenaMenti, parla il presidente Camporeale: «Orgoglioso dei nostri ragazzi»
Ancora grandi risultati ai Campionati Italiani Indoor di Ancona
lunedì 1 aprile 2019
AllenaMenti è un'associazione nata con l'obiettivo di creare un luogo di integrazione tra bambini e ragazzi con e senza Bisogni Educativi Speciali, tramite la costituzione di un vero 'spazio-ludico', in cui i partecipanti possano esperire un clima di pari opportunità.
La finalità principale del loro progetto associativo è quello di promuovere una serie di attività ludico-motorie, coinvolgendo per l'appunto bambini e ragazzi di età compresa tra i 2 e i 16 anni, e grazie al supporto di operatori esperti, poter costruire solide basi di apprendimento mediante l' educazione allo sport.
Tutte le attività ludico-sportive proposte vengono, coordinate da Pietro Camporeale, istruttore federale FIDAL, educatore abilitato in tecniche comportamentali per bambini con autismo e disturbi evolutivi globali, con titolo conseguito presso l' Università di Modena e Reggio Emilia.
Visti gli ultimi ottimi risultati ottenuti dagli atleti molfettesi ai Campionati Italiani Indoor di Ancora (qui il dettaglio dello scorso weekend), abbiamo contattato proprio Pietro Camporeale che ha fondato questa società e che ricopre la carica di presidente nonché di allenatore: «Disponiamo di una palestra a scopo multidisciplinare, da 500 metri quadri, orientata a interventi educativi per bambini con difficoltà cognitive e di apprendimento. Cerchiamo di far sviluppare in loro, fin dalla tenera età, quei presupposti necessari a creare dei rapporti sociali e di interazione con i loro coetanei. Gli ultimi risultati di livello nazionale sono stati ottenuti da un gruppo di atleti 13enni, il cui progetto è a lungo termine perché hanno iniziato a crescere e ad allenarsi con noi otto anni fa. A noi preme insegnare loro l'aspetto del gioco, partendo dai principi più basilari per poi arrivare, nel tempo, alle nozioni fondamentali dell'atletica leggera. Concentrandoci su un lavoro programmato e costantemente monitorato, cerchiamo di procedere pari passo con l'evoluzione del bambino. Fondamentalmente il nostro rimane un lavoro multilaterale, che intende rendere funzionali il maggior numero di competenze motorie possibili».
Naturalmente risultati come quelli ottenuti in pista portano grande soddisfazione: «Nei contesti di gara cerchiamo sempre di far partecipare i bambini alle discipline in cui riescono a rendere di più e a farlo con maggiore naturalezza. Noi veniamo da una formazione in educazione quindi partiamo da un'analisi del comportamento applicato prima di pensare al risultato sportivo. La nostra filosofia è quella di educare e far crescere i bambini in modo sano e corretto: nel campo comportamentale applichiamo le nostre competenze scientifiche per favorire la loro crescita. L'ultimo grande risultato, quello di Enrico Tridente sui 200mt e 60mt è stato importante per noi non solo per il successo in sé ma per il tempo record sotto i 10 secondi sui 60 metri che lo mette fra le prime posizioni in assoluto nella categoria C21 (ragazzi affetti da Sindrome di Down) della Fisdir a livello nazionale. A noi piace dimostrare il nostro valore e fare in modo che la gente possa apprezzare quello che facciamo, facendo parlare i risultati. Oggi abbiamo oltre cento utenti che si allenano con noi e sarebbero anche di più se vi fossero più esperti del settore disposti a collaborare con noi. Nei prossimi giorni ci saranno a Molfetta i campionati di staffetta con 60 bambini fra maschi e femmine. Il nostro obiettivo primario non è la prestazione ma il divertimento dei ragazzi. Le gare sono importanti perché permettono ai nostri atleti di confrontarsi con nuovi ragazzi e soprattutto perché si trovano ad agire in piena autonomia. Per esempio, sono molto felice della prestazione del nostro Ignazio Binetti nel lancio del peso. Pur essendo affetto da autismo grave, gli abbiamo insegnato le regole e le tecniche di base della disciplina e lui è stato capace di prendere parte alla gara e ai sei lanci della competizione in piena autonomia. Questo vale per noi più di una medaglia».
La finalità principale del loro progetto associativo è quello di promuovere una serie di attività ludico-motorie, coinvolgendo per l'appunto bambini e ragazzi di età compresa tra i 2 e i 16 anni, e grazie al supporto di operatori esperti, poter costruire solide basi di apprendimento mediante l' educazione allo sport.
Tutte le attività ludico-sportive proposte vengono, coordinate da Pietro Camporeale, istruttore federale FIDAL, educatore abilitato in tecniche comportamentali per bambini con autismo e disturbi evolutivi globali, con titolo conseguito presso l' Università di Modena e Reggio Emilia.
Visti gli ultimi ottimi risultati ottenuti dagli atleti molfettesi ai Campionati Italiani Indoor di Ancora (qui il dettaglio dello scorso weekend), abbiamo contattato proprio Pietro Camporeale che ha fondato questa società e che ricopre la carica di presidente nonché di allenatore: «Disponiamo di una palestra a scopo multidisciplinare, da 500 metri quadri, orientata a interventi educativi per bambini con difficoltà cognitive e di apprendimento. Cerchiamo di far sviluppare in loro, fin dalla tenera età, quei presupposti necessari a creare dei rapporti sociali e di interazione con i loro coetanei. Gli ultimi risultati di livello nazionale sono stati ottenuti da un gruppo di atleti 13enni, il cui progetto è a lungo termine perché hanno iniziato a crescere e ad allenarsi con noi otto anni fa. A noi preme insegnare loro l'aspetto del gioco, partendo dai principi più basilari per poi arrivare, nel tempo, alle nozioni fondamentali dell'atletica leggera. Concentrandoci su un lavoro programmato e costantemente monitorato, cerchiamo di procedere pari passo con l'evoluzione del bambino. Fondamentalmente il nostro rimane un lavoro multilaterale, che intende rendere funzionali il maggior numero di competenze motorie possibili».
Naturalmente risultati come quelli ottenuti in pista portano grande soddisfazione: «Nei contesti di gara cerchiamo sempre di far partecipare i bambini alle discipline in cui riescono a rendere di più e a farlo con maggiore naturalezza. Noi veniamo da una formazione in educazione quindi partiamo da un'analisi del comportamento applicato prima di pensare al risultato sportivo. La nostra filosofia è quella di educare e far crescere i bambini in modo sano e corretto: nel campo comportamentale applichiamo le nostre competenze scientifiche per favorire la loro crescita. L'ultimo grande risultato, quello di Enrico Tridente sui 200mt e 60mt è stato importante per noi non solo per il successo in sé ma per il tempo record sotto i 10 secondi sui 60 metri che lo mette fra le prime posizioni in assoluto nella categoria C21 (ragazzi affetti da Sindrome di Down) della Fisdir a livello nazionale. A noi piace dimostrare il nostro valore e fare in modo che la gente possa apprezzare quello che facciamo, facendo parlare i risultati. Oggi abbiamo oltre cento utenti che si allenano con noi e sarebbero anche di più se vi fossero più esperti del settore disposti a collaborare con noi. Nei prossimi giorni ci saranno a Molfetta i campionati di staffetta con 60 bambini fra maschi e femmine. Il nostro obiettivo primario non è la prestazione ma il divertimento dei ragazzi. Le gare sono importanti perché permettono ai nostri atleti di confrontarsi con nuovi ragazzi e soprattutto perché si trovano ad agire in piena autonomia. Per esempio, sono molto felice della prestazione del nostro Ignazio Binetti nel lancio del peso. Pur essendo affetto da autismo grave, gli abbiamo insegnato le regole e le tecniche di base della disciplina e lui è stato capace di prendere parte alla gara e ai sei lanci della competizione in piena autonomia. Questo vale per noi più di una medaglia».