10 euro a biglietto, ma senza tifosi il calcio non vale un centesimo

Paolo Poli vuoto, pochissimi paganti al derby fra la Sportiva 1917 e il Molfetta Calcio, vittorioso 0-2

lunedì 25 febbraio 2019
A cura di Nicola Miccione
«Sessantaquattro sterline a biglietto, ma senza tifosi il calcio non vale un penny», recitava lo striscione dei tifosi del Bayern Monaco esposto all'Emirates lo scorso 20 ottobre, tra gli applausi di quelli dell'Arsenal, all'inizio della sfida di Champions League.

Era una tristezza, ieri pomeriggio, il rinnovato Paolo Poli, per la seconda volta il palcoscenico di un derby per certi versi storico, che ha messo di fronte due società molfettesi, la Molfetta Sportiva 1917 e il Molfetta Calcio, vittorioso 0-2 grazie ai gol di Vitale e di Loseto. Era la stracittadina dell'Eccellenza pugliese, avrebbe dovuto contribuire a riempire lo stadio che s'affaccia sull'Adriatico. Niente da fare.

I tifosi biancorossi (pochissimi i presenti) hanno pagato ben 10 euro al club di Mauro Lanza, senza alcuna distinzione fra uomini, donne e under 18. E il Paolo Poli, ieri pomeriggio, era uno stadio vuoto. O con larghissimi spazi, fra la tribuna coperta e la gradinata. Di stadi vuoti si è discusso per molti anni, sperando che qualcuno prima o poi trovi i rimedi. O cerchi almeno i rimedi.

Il biglietto a 10 euro ha impedito di fatto l'accesso allo stadio ai giovani: «I club hanno anche una funzione sociale e la politica dei rincari è contraria a questi principi», spiegarono i supporter di Lewandowski e compagni dopo la sfida di Champions League. Se si vuol rilanciare davvero il calcio d'Eccellenza pugliese, si deve pensare che i tifosi non sono solamente clienti da sfruttare.

Non serve sottolineare quanto sarebbe stato più piacevole vedere il derby di San Corrado in uno stadio, peraltro restituito a nuova luce, con la sistemazione di tribuna e gradinata e il rifacimento del tappeto verde, pieno che in uno desolato. Peccato.