Zona industriale di nuovo in ginocchio. La grandinata danneggia 13 capannoni - LE FOTO
Vani allagati, lucernari rotti e danni ai macchinari
domenica 13 agosto 2017
22.36
Tredici mesi. Tanto è trascorso tra l'alluvione del luglio 2016 e la grandinata del 12 agosto 2017.
E siamo di nuovo a raccontare di una zona industriale in ginocchio.
Infatti, la grandinata copiosa di ieri ha causato danni ingenti nell'area produttiva di Molfetta.
In Via dei carpentieri tredici sono i capannoni messi a dura prova dall'evento atmosferico: i chicchi di ghiaccio hanno distrutto completamente i lucernari, talmente erano grossi e pesanti. Di qui l'acqua è riuscita a entrare negli immobili allagando del tutto i vani e causando danni ai macchinari che, a una conta approssimativa, ammontano a decine di migliaia di Euro. Anche se la ricognizione definitiva verrà fatta nelle prossime ore e si teme che le cifre salgano vertiginosamente.
Gli immobili colpiti sono usati da diverse ditte, ognuna specializzata in un settore, molte a conduzione famigliare. L'altro timore è che si rischi di restare fermi con la produzione, bloccando di fatto le entrate economiche di interi nuclei familiari, gli stessi che in autonomia sono intervenuti nelle loro proprietà cercando di liberarle dall'acqua e dai detriti.
Avranno aiuto per affrontare questa situazione?
E siamo di nuovo a raccontare di una zona industriale in ginocchio.
Infatti, la grandinata copiosa di ieri ha causato danni ingenti nell'area produttiva di Molfetta.
In Via dei carpentieri tredici sono i capannoni messi a dura prova dall'evento atmosferico: i chicchi di ghiaccio hanno distrutto completamente i lucernari, talmente erano grossi e pesanti. Di qui l'acqua è riuscita a entrare negli immobili allagando del tutto i vani e causando danni ai macchinari che, a una conta approssimativa, ammontano a decine di migliaia di Euro. Anche se la ricognizione definitiva verrà fatta nelle prossime ore e si teme che le cifre salgano vertiginosamente.
Gli immobili colpiti sono usati da diverse ditte, ognuna specializzata in un settore, molte a conduzione famigliare. L'altro timore è che si rischi di restare fermi con la produzione, bloccando di fatto le entrate economiche di interi nuclei familiari, gli stessi che in autonomia sono intervenuti nelle loro proprietà cercando di liberarle dall'acqua e dai detriti.
Avranno aiuto per affrontare questa situazione?