ZES Adriatica, avviati 17 cantieri PNRR: centrati gli obiettivi di fine 2023
Tra le opere anche la nuova zona franca doganale di Molfetta
venerdì 29 dicembre 2023
12.34
Sono stati consegnati questa mattina a Brindisi, all'interno della Zona ASI, i lavori dell'ultimo degli interventi infrastrutturali PNRR affidati alla ZES Adriatica, raggiungendo così il target di fine 2023 relativo all'avvio dei 17 cantieri di competenza del Commissario straordinario del Governo, Manlio Guadagnuolo, per un valore complessivo di oltre 42 milioni di euro.
Gli interventi, localizzati nei territori delle province di Brindisi (7), Lecce (8) e Termoli (3), nelle rispettive aree industriali, riguardano la realizzazione di strade, reti idriche e fognarie, impianti di depurazione, immobili pubblici, riqualificazione ambientale, efficientamento energetico della pubblica illuminazione, infrastrutture digitali, centri di ricerca per l'innovazione, incubatori per le imprese, per i quali negli ultimi giorni gli uffici della struttura commissariale hanno dato corso, in tempi record, alle procedure di gara per l'affidamento dei lavori alle imprese risultate aggiudicatarie, e all'apertura dei cantieri, consentendo così di centrare l'obiettivo di fine anno previsto dal timing del PNRR.
A conferma della rapidità procedimentale grazie ai poteri commissariali, vi è da segnalare, a Lecce, il progetto dell'acceleratore integrato di impresa innovativa nel settore del "One Health", frutto di un accordo tra il Commissario della ZES Adriatica, il Consorzio ASI di Lecce e l'Università del Salento (cui sarà affidata la gestione dell'immobile), che in soli tre mesi ha consentito di redigere il progetto esecutivo, appaltare i lavori ed effettuate la consegna del cantiere all'impresa.
Tra le 18 opere PNRR assegnate alla ZES Adriatica vi è anche la realizzazione della Zona Franca Doganale di Termoli, istituita il 14 dicembre scorso con determinazione del Direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - unitamente alle altre 3 ZFD di Bari, Molfetta e Monopoli - accogliendo la proposta del Commissario straordinario del Governo della ZES Adriatica, per la quale Zona Franca molisana è stata già avviata la progettazione che porterà alla cantierizzazione dei lavori entro il nuovo termine PNRR del 30 giugno 2024, di cui alla decisione del Consiglio Europeo.
La ZES Adriatica è quella che è risultata assegnataria del maggior numero di interventi PNRR (originariamente erano 22, che poi, effettuando alcuni necessari accorpamenti, sono stati rideterminati in 18) ricadenti nelle 8 aree ZES del Mezzogiorno d'Italia, come previsto dal decreto Interministeriale di circa due anni fa.
Per quanto riguarda l'attività diretta allo sviluppo di nuovi investimenti da parte delle imprese nel territorio della ZES Adriatica, i numeri di fine anno confermano un trend in netta ascesa: presentate complessivamente 184 istanze - con un picco di circa 50 istanze negli ultimi tre mesi - di cui circa la metà già evase positivamente. A conti fatti, si tratta di investimenti previsti per oltre 1,6 miliardi di euro, unitamente all'attivazione di circa 4mila nuovi posti di lavoro, sulla base dei dati dichiarati dalle imprese.
"La gestione squisitamente manageriale della ZES Adriatica, unitamente al lavoro altamente professionale della struttura di supporto commissariale - che ringrazio pubblicamente - in cui il fattore tempo ha rappresentato il metronomo della nostra attività, sono stati determinanti per il conseguimento di tutti i target da noi prefissati. A ciò si aggiunge la vision internazionale, che ha reso la nostra ZES protagonista nei più importanti eventi mondiali, creando una rilevante attrattività non solo dei nostri territori della Puglia e del Molise, ma anche di quelli, in vista dell'avvio della ZES Unica, dell'intero Meridione d'Italia, ai fini della realizzazione di nuovi investimenti di piccole, medie e grandi imprese, nonché del reshoring di quelle aziende che in passato hanno delocalizzato all'estero, suscitando l'interesse verso il nostro Paese di importanti istituzioni e players internazionali" ha commentato il Commissario governativo Guadagnuolo.
Gli interventi, localizzati nei territori delle province di Brindisi (7), Lecce (8) e Termoli (3), nelle rispettive aree industriali, riguardano la realizzazione di strade, reti idriche e fognarie, impianti di depurazione, immobili pubblici, riqualificazione ambientale, efficientamento energetico della pubblica illuminazione, infrastrutture digitali, centri di ricerca per l'innovazione, incubatori per le imprese, per i quali negli ultimi giorni gli uffici della struttura commissariale hanno dato corso, in tempi record, alle procedure di gara per l'affidamento dei lavori alle imprese risultate aggiudicatarie, e all'apertura dei cantieri, consentendo così di centrare l'obiettivo di fine anno previsto dal timing del PNRR.
A conferma della rapidità procedimentale grazie ai poteri commissariali, vi è da segnalare, a Lecce, il progetto dell'acceleratore integrato di impresa innovativa nel settore del "One Health", frutto di un accordo tra il Commissario della ZES Adriatica, il Consorzio ASI di Lecce e l'Università del Salento (cui sarà affidata la gestione dell'immobile), che in soli tre mesi ha consentito di redigere il progetto esecutivo, appaltare i lavori ed effettuate la consegna del cantiere all'impresa.
Tra le 18 opere PNRR assegnate alla ZES Adriatica vi è anche la realizzazione della Zona Franca Doganale di Termoli, istituita il 14 dicembre scorso con determinazione del Direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - unitamente alle altre 3 ZFD di Bari, Molfetta e Monopoli - accogliendo la proposta del Commissario straordinario del Governo della ZES Adriatica, per la quale Zona Franca molisana è stata già avviata la progettazione che porterà alla cantierizzazione dei lavori entro il nuovo termine PNRR del 30 giugno 2024, di cui alla decisione del Consiglio Europeo.
La ZES Adriatica è quella che è risultata assegnataria del maggior numero di interventi PNRR (originariamente erano 22, che poi, effettuando alcuni necessari accorpamenti, sono stati rideterminati in 18) ricadenti nelle 8 aree ZES del Mezzogiorno d'Italia, come previsto dal decreto Interministeriale di circa due anni fa.
Per quanto riguarda l'attività diretta allo sviluppo di nuovi investimenti da parte delle imprese nel territorio della ZES Adriatica, i numeri di fine anno confermano un trend in netta ascesa: presentate complessivamente 184 istanze - con un picco di circa 50 istanze negli ultimi tre mesi - di cui circa la metà già evase positivamente. A conti fatti, si tratta di investimenti previsti per oltre 1,6 miliardi di euro, unitamente all'attivazione di circa 4mila nuovi posti di lavoro, sulla base dei dati dichiarati dalle imprese.
"La gestione squisitamente manageriale della ZES Adriatica, unitamente al lavoro altamente professionale della struttura di supporto commissariale - che ringrazio pubblicamente - in cui il fattore tempo ha rappresentato il metronomo della nostra attività, sono stati determinanti per il conseguimento di tutti i target da noi prefissati. A ciò si aggiunge la vision internazionale, che ha reso la nostra ZES protagonista nei più importanti eventi mondiali, creando una rilevante attrattività non solo dei nostri territori della Puglia e del Molise, ma anche di quelli, in vista dell'avvio della ZES Unica, dell'intero Meridione d'Italia, ai fini della realizzazione di nuovi investimenti di piccole, medie e grandi imprese, nonché del reshoring di quelle aziende che in passato hanno delocalizzato all'estero, suscitando l'interesse verso il nostro Paese di importanti istituzioni e players internazionali" ha commentato il Commissario governativo Guadagnuolo.