Wwf e Legambiente bocciano il progetto Corso Umberto
Il progetto stravolgerebbe la natura storica della strada "boulevard"
martedì 25 novembre 2014
7.38
Le associazioni ambientaliste bocciano il progetto di restyling di Corso Umberto presentato dal sindaco Paola Natalicchio. Dopo i gravissimi errori nel bando di gara segnalati nei giorni scorsi dal consigliere comunale Mariano Caputo, cade un'altra tegola sulle prospettive di riqualificazione del "salotto" di Molfetta. Le associazioni Legambiente, ANEB, Centro Studi Molfettesi, Lup (Laboratorio di Urbanistica Partecipata), Passione e tradizione, Università Popolare di Molfetta e Wwf, hanno chiesto all'amministrazione comunale di rivedere completamente il progetto: è necessario valutare attentamente, scrivono le associazioni in una lettera congiunta inviata anche alla soprintendenza per i beni storico culturali, «il rischio che venga distrutto un elemento fondamentale del verde storico cittadino.» In poche parole, secondo le associazioni, il progetto della Natalicchio stravolgerebbe la natura storica della strada «concepita come boulevard» e il suo progetto originario di «monumento verde».
«Per queste ragioni, la strada deve essere oggetto di interventi ispirati al criterio del restauro e non a quello dello stravolgimento estetico e stilistico. Pertanto, chiediamo che gli interventi progettuali siano rivolti solo al restauro e al recupero dell'esistente, sia nella parte lapidea sia in quella arborea, e che l'eventuale arredo urbano non snaturi lo stile e l'aspetto della strada e si limiti a inserimenti sobri e comunque reversibili.»
Insomma, una bocciatura senza riserve ma anche un assist per l'amministrazione che in questo modo potrà porre rimedio alle carte sbagliate.
«Per queste ragioni, la strada deve essere oggetto di interventi ispirati al criterio del restauro e non a quello dello stravolgimento estetico e stilistico. Pertanto, chiediamo che gli interventi progettuali siano rivolti solo al restauro e al recupero dell'esistente, sia nella parte lapidea sia in quella arborea, e che l'eventuale arredo urbano non snaturi lo stile e l'aspetto della strada e si limiti a inserimenti sobri e comunque reversibili.»
Insomma, una bocciatura senza riserve ma anche un assist per l'amministrazione che in questo modo potrà porre rimedio alle carte sbagliate.