World Clean Up day: raccolti rifiuti tra Cala San Giacomo e Torre Calderina
La scorsa domenica l'iniziativa ha visto protagonisti i volontari di 2hands e del RotarAct
martedì 24 settembre 2024
13.19
Il 22 settembre, 2hands Molfetta e Rotaract Molfetta hanno unito le forze per un'importante iniziativa di pulizia lungo la strada costiera che collega Cala San Giacomo a Torre Calderina. Questa area è particolarmente problematica a causa della presenza di Eternit tra i ciottoli e le rocce costiere, creando un ambiente pericoloso per i bagnanti e per chi passeggia con i propri cani.
Gli scarichi illegali di materiali edili peggiorano ulteriormente la situazione, rendendo questa zona un'emergenza ambientale. È come se ci fosse un chilometro di discarica abusiva a cielo aperto. Ecco un elenco di rifiuti pericolosi presenti nella zona: - eternit: nella maggior parte dei casi in frammenti, materiale certamente cancerogeno per l'uomo;- filtri di motori diesel e taniche contenenti carburante: rilasciano in ambiente sostanze probabilmente cancerogene per l'uomo come idrocarburi;- Copertoni e diverse tipologie di materiali plastici: rilasciano nell'ambiente e nell'acqua metalli pesanti e microplastiche che entrano nell'apparato respiratorio e digerente;- Frammenti di vetro e bottiglie in vetro: che possono danneggiare meccanicamente chi frequenta la zona; Grazie all'impegno dei volontari, sono stati rimossi 190 kg di rifiuti in 100 metri di spiaggia, di cui 99 kg costituiti da plastica, evidenziando la gravità dell'inquinamento che affligge quest'area.
Tuttavia, l'Eternit rappresenta una minaccia diretta per la salute dei visitatori e, se non gestito correttamente, potrebbe provocare danni a lungo termine. I volontari hanno evitato le zone più pericolose, ma è evidente la necessità di un intervento immediato da parte del Comune tramite aziende specializzate per una bonifica completa. Inoltre, l'area di Torre Calderina, attualmente in fase di rifacimento, è diventata una popolare meta di passeggiate ed escursioni. Questo rende la situazione ancora più critica, poiché i visitatori rischiano inconsapevolmente di frammentare pezzi di Eternit semplicemente camminando sui ciottoli o sdraiandosi sulla spiaggia.
La possibilità di rompere e inalare fibre di amianto rende urgente un intervento di bonifica per la sicurezza di tutti. Questa iniziativa dimostra che solo attraverso la collaborazione tra cittadini, volontari e istituzioni possiamo sperare in un futuro con spiagge pulite e sicure.
Gli scarichi illegali di materiali edili peggiorano ulteriormente la situazione, rendendo questa zona un'emergenza ambientale. È come se ci fosse un chilometro di discarica abusiva a cielo aperto. Ecco un elenco di rifiuti pericolosi presenti nella zona: - eternit: nella maggior parte dei casi in frammenti, materiale certamente cancerogeno per l'uomo;- filtri di motori diesel e taniche contenenti carburante: rilasciano in ambiente sostanze probabilmente cancerogene per l'uomo come idrocarburi;- Copertoni e diverse tipologie di materiali plastici: rilasciano nell'ambiente e nell'acqua metalli pesanti e microplastiche che entrano nell'apparato respiratorio e digerente;- Frammenti di vetro e bottiglie in vetro: che possono danneggiare meccanicamente chi frequenta la zona; Grazie all'impegno dei volontari, sono stati rimossi 190 kg di rifiuti in 100 metri di spiaggia, di cui 99 kg costituiti da plastica, evidenziando la gravità dell'inquinamento che affligge quest'area.
Tuttavia, l'Eternit rappresenta una minaccia diretta per la salute dei visitatori e, se non gestito correttamente, potrebbe provocare danni a lungo termine. I volontari hanno evitato le zone più pericolose, ma è evidente la necessità di un intervento immediato da parte del Comune tramite aziende specializzate per una bonifica completa. Inoltre, l'area di Torre Calderina, attualmente in fase di rifacimento, è diventata una popolare meta di passeggiate ed escursioni. Questo rende la situazione ancora più critica, poiché i visitatori rischiano inconsapevolmente di frammentare pezzi di Eternit semplicemente camminando sui ciottoli o sdraiandosi sulla spiaggia.
La possibilità di rompere e inalare fibre di amianto rende urgente un intervento di bonifica per la sicurezza di tutti. Questa iniziativa dimostra che solo attraverso la collaborazione tra cittadini, volontari e istituzioni possiamo sperare in un futuro con spiagge pulite e sicure.