“Volti rivolti. L’Umanità che fa bene”: l'Azione Cattolica si trova a Molfetta
Attesa per Giusi Nicolini già sindaco di Lampedusa e Linosa
mercoledì 27 marzo 2019
8.49
Mancano solo un paio di giorni al convegno di apertura della campagna "Volti rivolti. L'Umanità che fa bene" sui nuovi stili di vita, promossa dall'Azione Cattolica diocesana e incentrata sul tema attuale dell'accoglienza, con particolare attenzione ai migranti. Il convegno di apertura si terrà giovedì 28 marzo, presso l'Aula Magna del Seminario Regionale, alle ore 19.30, con la presenza di due testimoni di accoglienza importanti: Giusi Nicolini, già sindaco di Lampedusa e Linosa, e don Gianni De Robertis, Direttore Generale Fondazione Migrantes.
Con il giornalista RAI Vito Giannulo, quale moderatore, interverrà anche il vescovo Mons. Cornacchia.
È necessario riattivare la fiducia nell'altro, la volontà di incontrarsi e conoscersi, di condividere storie e vissuti, difficoltà ed esigenze, guardarsi negli occhi – come esortava don Tonino, dal quale abbiamo preso in prestito l'espressione che dà il titolo alla campagna – per stimolare la fratellanza oggi offuscata da continui incentivi alla violenza contro il diverso. E per far ciò, occorre innescare una rete anche tra le associazioni che operano nel territorio e gli Uffici diocesani. L'invito è aperto e rivolto a tutti i cittadini, perché l'accoglienza è un tema così attuale da toccare la quotidianità di tutti, credenti e non.
Con il giornalista RAI Vito Giannulo, quale moderatore, interverrà anche il vescovo Mons. Cornacchia.
È necessario riattivare la fiducia nell'altro, la volontà di incontrarsi e conoscersi, di condividere storie e vissuti, difficoltà ed esigenze, guardarsi negli occhi – come esortava don Tonino, dal quale abbiamo preso in prestito l'espressione che dà il titolo alla campagna – per stimolare la fratellanza oggi offuscata da continui incentivi alla violenza contro il diverso. E per far ciò, occorre innescare una rete anche tra le associazioni che operano nel territorio e gli Uffici diocesani. L'invito è aperto e rivolto a tutti i cittadini, perché l'accoglienza è un tema così attuale da toccare la quotidianità di tutti, credenti e non.