«Voi 3 mesi, noi 3 giorni». I soldi di droga e furti sfoggiati su TikTok
16 le persone arrestate all'alba a Molfetta: 13 sono finite in carcere. Le indagini iniziate nel 2021: 19 gli indagati, anche 4 donne
martedì 13 giugno 2023
13.33
Pubblicavano sui social vari video in cui si mostravano con grandi quantità di denaro e scarpe costose, oppure in ristoranti di alto livello. Avevano organizzato un sistema, portato avanti soprattutto dalle donne del gruppo, per introdurre i cellulari e la droga in carcere, e per continuare a gestire la vendita degli stupefacenti.
Con le accuse, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, furto aggravato e indebito utilizzo di dispositivi di comunicazione da parte di detenuti, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno tratto in arresto 16 persone (13 in carcere e 3 ai domiciliari) a Molfetta. Altre 2 sono state sottoposte alla misura dell'obbligo di dimora. Gli indagati hanno dai 19 ai 55 anni.
Tra le persone arrestate ci sono anche 4 donne (due sono compagne degli indagati, una è la madre di uno di loro), tre delle quali sono finite in carcere. Oltre a spacciare droga gli indagati - 19 -, secondo quanto accertato dagli investigatori, erano dediti anche ai furti in appartamento, soprattutto a danni di anziani di cui conoscevano abitudini e legami di parentela.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, sono iniziate alla fine del 2021, partendo dalla visione dei filmati pubblicati dai membri del gruppo sui social. Nel corso delle attività investigative, i militari hanno arrestato tre persone in flagranza di reato e hanno sequestrato, oltre a cocaina, hashish ed eroina, anche una mitragliatrice e una pistola.
«Particolarmente odiose - ha evidenziato in conferenza stampa il capitano della Compagnia di Molfetta, Francesco Iodice - le modalità con cui compivano furti in appartamenti: monitoravano soprattutto persone anziane, seguivano gli spostamenti dei familiari e poi colpivano anche quando le vittime erano in casa. Spesso si fingevano tecnici oppure operai per introdursi in casa e compiere i furti».
I militari hanno quindi sequestrato anche gioielli ed effetti personali rubati alle vittime.
Con le accuse, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, furto aggravato e indebito utilizzo di dispositivi di comunicazione da parte di detenuti, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno tratto in arresto 16 persone (13 in carcere e 3 ai domiciliari) a Molfetta. Altre 2 sono state sottoposte alla misura dell'obbligo di dimora. Gli indagati hanno dai 19 ai 55 anni.
Tra le persone arrestate ci sono anche 4 donne (due sono compagne degli indagati, una è la madre di uno di loro), tre delle quali sono finite in carcere. Oltre a spacciare droga gli indagati - 19 -, secondo quanto accertato dagli investigatori, erano dediti anche ai furti in appartamento, soprattutto a danni di anziani di cui conoscevano abitudini e legami di parentela.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, sono iniziate alla fine del 2021, partendo dalla visione dei filmati pubblicati dai membri del gruppo sui social. Nel corso delle attività investigative, i militari hanno arrestato tre persone in flagranza di reato e hanno sequestrato, oltre a cocaina, hashish ed eroina, anche una mitragliatrice e una pistola.
«Particolarmente odiose - ha evidenziato in conferenza stampa il capitano della Compagnia di Molfetta, Francesco Iodice - le modalità con cui compivano furti in appartamenti: monitoravano soprattutto persone anziane, seguivano gli spostamenti dei familiari e poi colpivano anche quando le vittime erano in casa. Spesso si fingevano tecnici oppure operai per introdursi in casa e compiere i furti».
I militari hanno quindi sequestrato anche gioielli ed effetti personali rubati alle vittime.