Vita dura per chi “occupa” case abusivamente
Le novità del Piano Casa del Governo
venerdì 6 giugno 2014
7.44
Finalmente il Piano Casa del Governo Renzi è Legge. L'entrata in vigore dei contenuti del provvedimento, però, sarà diluita nel tempo. Solo alcune delle novità del pacchetto pensato dal Governo per combattere l'emergenza abitativa partiranno con effetti immediato. Tra queste compaiono le variazioni alla disciplina della cedolare secca, la lotta all'abusivismo.
Molte le misure che, invece, attendono i decreti di attuazione, come l'affitto con riscatto o, soprattutto, il maxi piano di recupero e risanamento dell'edilizia residenziale pubblica.
La novità più importante ad avere effetto immediato è arrivata con una modifica portata dal Senato in sede di conversione. Viene eliminato, dal 6 giugno 2013 fino al 31 dicembre 2014, il vincolo in base al quale, per usufruire del bonus mobili, gli arredi e gli elettrodomestici devono costare meno della ristrutturazione. Salta, così, il limite introdotto con la legge di Stabilità 2014 e lo sconto torna "libero". L'unica soglia, adesso, è legata al tetto massimo di spesa, pari a 10mila euro.
Altra novità immediatamente applicativa riguarda gli inquilini che hanno denunciato i loro affitti in nero. Una recente sentenza della Corte costituzionale (n. 50/2014) ha cancellato la norma che gli consentiva di pagare canoni scontati. Gli effetti prodotti da quella norma, e quindi i "mini-canoni", vengono fatti salvi fino al 31 dicembre del 2015.
Stesso discorso per le misure che riguardano coloro che occupano abusivamente le case popolari: saranno colpiti da una serie di misure deterrenti. Tra queste, ci sono il divieto di allaccio di acqua, luce e gas nelle loro abitazioni, con immediato annullamento dei contratti già sottoscritti, e il divieto di partecipare alle procedure per l'assegnazione di altri alloggi per un periodo di cinque anni dall'occupazione abusiva.
Molte le misure che, invece, attendono i decreti di attuazione, come l'affitto con riscatto o, soprattutto, il maxi piano di recupero e risanamento dell'edilizia residenziale pubblica.
La novità più importante ad avere effetto immediato è arrivata con una modifica portata dal Senato in sede di conversione. Viene eliminato, dal 6 giugno 2013 fino al 31 dicembre 2014, il vincolo in base al quale, per usufruire del bonus mobili, gli arredi e gli elettrodomestici devono costare meno della ristrutturazione. Salta, così, il limite introdotto con la legge di Stabilità 2014 e lo sconto torna "libero". L'unica soglia, adesso, è legata al tetto massimo di spesa, pari a 10mila euro.
Altra novità immediatamente applicativa riguarda gli inquilini che hanno denunciato i loro affitti in nero. Una recente sentenza della Corte costituzionale (n. 50/2014) ha cancellato la norma che gli consentiva di pagare canoni scontati. Gli effetti prodotti da quella norma, e quindi i "mini-canoni", vengono fatti salvi fino al 31 dicembre del 2015.
Stesso discorso per le misure che riguardano coloro che occupano abusivamente le case popolari: saranno colpiti da una serie di misure deterrenti. Tra queste, ci sono il divieto di allaccio di acqua, luce e gas nelle loro abitazioni, con immediato annullamento dei contratti già sottoscritti, e il divieto di partecipare alle procedure per l'assegnazione di altri alloggi per un periodo di cinque anni dall'occupazione abusiva.