Visita speciale a Molfetta: presente il campione paralimpico Rigivan Ganeshamoorthy
Ha vinto la medaglia d'oro nel lancio del disco a Parigi pochi giorni fa
lunedì 9 settembre 2024
10.00
Visita speciale ieri a Molfetta, con la presenza di Rigivan Ganeshamoorthy l'atleta azzurro che pochi giorni fa ha dominato la finale del lancio del disco maschile F52 alle Paralimpiadi di Parigi, riscrivendo tre volte il record del mondo fino alla misura di 27,06 metri che gli vale un incredibile oro paralimpico.
La sua avventura con l'atletica paralimpica è del tutto casuale: "Avevo provato a giocare a basket in carrozzina, l'ho conosciuto all'Ospedale Santa Lucia, quando nel 2019 ero in riabilitazione dopo la caduta che mi è costata una lesione cervicale". "Ma era molto faticoso, non faceva per me. Poi un giorno nell'officina meccanica dove lavoro scambio due parole con un esponente della FISPES che mi invita a provare con l'atletica".
I primi tentativi nei lanci, dove sembra portato, e quasi immediatamente le misure portentose. Rigivan, sui campi da quest'anno, ha già in bacheca il WR nel giavellotto (20,99) ed è 1cm soltanto sotto il WR nel getto del peso (11,74). Di origini cingalesi, la sua disabilità insorge nel 2017 con la sindrome Guillain-Barré a cui fa seguito nel 2019 l'incidente spinale.
Ieri foto ed emozioni a Molfetta per il suo arrivo.
La sua avventura con l'atletica paralimpica è del tutto casuale: "Avevo provato a giocare a basket in carrozzina, l'ho conosciuto all'Ospedale Santa Lucia, quando nel 2019 ero in riabilitazione dopo la caduta che mi è costata una lesione cervicale". "Ma era molto faticoso, non faceva per me. Poi un giorno nell'officina meccanica dove lavoro scambio due parole con un esponente della FISPES che mi invita a provare con l'atletica".
I primi tentativi nei lanci, dove sembra portato, e quasi immediatamente le misure portentose. Rigivan, sui campi da quest'anno, ha già in bacheca il WR nel giavellotto (20,99) ed è 1cm soltanto sotto il WR nel getto del peso (11,74). Di origini cingalesi, la sua disabilità insorge nel 2017 con la sindrome Guillain-Barré a cui fa seguito nel 2019 l'incidente spinale.
Ieri foto ed emozioni a Molfetta per il suo arrivo.