Violenza di genere e femminicidio: il ruolo dell’Arma dei Carabinieri
Incontro al Garden Hotel di Molfetta
domenica 12 marzo 2017
Presso il Garden Hotel di Molfetta si è tenuta una conferenza indetta da Rotary Club, in cui si è discusso il tema del femminicidio e del ruolo dell'Arma dei Carabinieri rispetto ad esso.
Presenti alla serata il Presidente del Rotary Club di Molfetta, Mauro Leonardo de Pinto, la Presidente del Rotary Club di Bitonto, Laura Barile e il Presidente del Rotary Club di Bisceglie, Mauro Pedone.
Dopo l'ascolto dell'inno Nazionale, Europeo e Rotariano, si è dato inizio alla serata cedendo la parola all'ospite d'eccezione, il Colonnello dell'Arma dei Carabinieri Paolo Vincenzoni.
Il Colonnello Vincenzoni, Comandante del Reparto Crimini Violenti dei Carabinieri del ROS, dopo vari ringraziamenti ha introdotto e spiegato la funzione dell'Arma nell'ambito del femminicidio.
Il Comandante spiega che nel tempo l'arma ha creato reparti specializzati nel campo della repressione e prevenzioni di crimini che vedono come protagoniste le donne ma anche bambini, anziani e portatori di handicap.
Importanti sono gli atti persecutori, il cosiddetto "stalking". Si tratta di una relazione patologica, in cui un individuo mette in atto un comportamento assillante, di approccio, verso una persona.
Il Comandante, parlando della specializzazione dell'Arma , tende a sottolineare il ciclo di violenza a cui una persona è sottoposta dal carnefice: si comincia dall'intimidazione, si passa poi alla forma dell'isolamento, svalorizzazione, violenza fisica e la falsa riappacificazione che porta, poi, alla morte della vittima.
In tutte queste fasi l'Arma mette a disposizioni tutta una serie di professionalità uniche che supportano la vittima prima che si giunga al momento tragico, ovvero la morte, dove interviene, poi, il Reparto Crimini Violenti.
Il termine femminicidio indica che la vittima dell'atto è una donna e la si uccide perché si odia il genere femminile.
Il Comandante avverte che, affinché l'Arma possa intervenire, è opportuno denunciare, anche se è difficile e spesso non lo si fa perché si ama la persona che fa violenza.
Tra i numeri utili da poter chiamare per una segnalazione abbiamo il 112 per i Carabinieri, attivo in qualsiasi momento della giornata sul territorio Nazionale.
L'Arma ha creato reparti specializzati, istituiti per contrastare crimini efferati come il femminicidio, tra cui il Reparto Crimini Violenti del ROS.
Tra i posti occupati dal pubblico che ha assistito alla conferenza vi era un posto coperto da un panno rosso. Anche quello era un posto occupato: un posto dedicato a una vittima di femminicidio, ad una donna che adesso non c'è più e che prima la si poteva incrociare al cinema, per strada, in una pizzeria o dal medico.
Presenti alla serata il Presidente del Rotary Club di Molfetta, Mauro Leonardo de Pinto, la Presidente del Rotary Club di Bitonto, Laura Barile e il Presidente del Rotary Club di Bisceglie, Mauro Pedone.
Dopo l'ascolto dell'inno Nazionale, Europeo e Rotariano, si è dato inizio alla serata cedendo la parola all'ospite d'eccezione, il Colonnello dell'Arma dei Carabinieri Paolo Vincenzoni.
Il Colonnello Vincenzoni, Comandante del Reparto Crimini Violenti dei Carabinieri del ROS, dopo vari ringraziamenti ha introdotto e spiegato la funzione dell'Arma nell'ambito del femminicidio.
Il Comandante spiega che nel tempo l'arma ha creato reparti specializzati nel campo della repressione e prevenzioni di crimini che vedono come protagoniste le donne ma anche bambini, anziani e portatori di handicap.
Importanti sono gli atti persecutori, il cosiddetto "stalking". Si tratta di una relazione patologica, in cui un individuo mette in atto un comportamento assillante, di approccio, verso una persona.
Il Comandante, parlando della specializzazione dell'Arma , tende a sottolineare il ciclo di violenza a cui una persona è sottoposta dal carnefice: si comincia dall'intimidazione, si passa poi alla forma dell'isolamento, svalorizzazione, violenza fisica e la falsa riappacificazione che porta, poi, alla morte della vittima.
In tutte queste fasi l'Arma mette a disposizioni tutta una serie di professionalità uniche che supportano la vittima prima che si giunga al momento tragico, ovvero la morte, dove interviene, poi, il Reparto Crimini Violenti.
Il termine femminicidio indica che la vittima dell'atto è una donna e la si uccide perché si odia il genere femminile.
Il Comandante avverte che, affinché l'Arma possa intervenire, è opportuno denunciare, anche se è difficile e spesso non lo si fa perché si ama la persona che fa violenza.
Tra i numeri utili da poter chiamare per una segnalazione abbiamo il 112 per i Carabinieri, attivo in qualsiasi momento della giornata sul territorio Nazionale.
L'Arma ha creato reparti specializzati, istituiti per contrastare crimini efferati come il femminicidio, tra cui il Reparto Crimini Violenti del ROS.
Tra i posti occupati dal pubblico che ha assistito alla conferenza vi era un posto coperto da un panno rosso. Anche quello era un posto occupato: un posto dedicato a una vittima di femminicidio, ad una donna che adesso non c'è più e che prima la si poteva incrociare al cinema, per strada, in una pizzeria o dal medico.