Viaggiavano con la droga in auto: arrestata una coppia a Molfetta

La cocaina destinata allo spaccio - 300 grammi - era sul sedile posteriore tra le due figliolette

venerdì 19 gennaio 2024 12.41
A cura di Nicola Miccione
Fermati in auto mentre, assieme alle loro due figlie, erano alle porte di Molfetta, dopo essersi lasciati alle spalle la strada statale 16 bis. Da dove arrivasse, quella coppia di baresi - 34 anni lui e 28 lei - resta per adesso un mistero. Saranno le indagini a svelare le connessioni retrostanti, la catena tra i mittenti e i destinatari.

Di sicuro, loro, sono finiti in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. A bordo, infatti, avevano un carico scottante: 300 grammi di cocaina ancora da tagliare e confezionare per la vendita al dettaglio. Gli arresti sono avvenuti nel pomeriggio del 30 dicembre, quando i Carabinieri della Compagnia di Molfetta, impegnati in un controllo locale a largo raggio, hanno fermato in via Terlizzi una Range Rover Evoque che dopo aver lasciato la 16 bis era diretta verso il centro.

Al suo interno, oltre alla coppia barese (di solito si tratta di persone scelte dalle organizzazioni criminali che assumono l'incarico di trasportare carichi scottanti), anche due bambine, ignare di quello che stava per avvenire. I militari diretti sul campo dal capitano Danilo Landolfi li hanno identificati e poi, dopo avere notato il nervosismo palesato da ambedue, i quali non hanno giustificato nessun motivo plausibile sul loro viaggio verso Molfetta, hanno iniziato a perlustrare il veicolo.

Dovevano essere certi che nascondessero qualcosa, perché simili attività nascono sulla scorta di informazioni acquisite sul campo che, poi, si rivelano fondate. E alla fine, la droga - sei grossi cipollotti avvolti con la carta gommata, custoditi in una busta - è spuntata. Era sul sedile posteriore del suv, tra le due bambine. E quando i militari sono arrivati in caserma, hanno notato il contenuto delle confezioni: 300 grammi di cocaina ancora da confezionare per lo spaccio al dettaglio.

Con la droga sono finiti sotto sequestro anche 1.500 euro in contanti, «il provento dello spaccio della stessa cocaina», riferiscono fonti inquirenti. A quel punto, il 34enne e la 28enne sono stati dichiarati in arresto e sono stati trasferiti nel penitenziario di Trani, mentre l'auto è stata sequestrata. Dietro a questo spostamento di stupefacente "pesante", si può immaginare la presenza di qualche associazione criminale con vaste ramificazioni, da Bari sino alla vasta area metropolitana.

Gli investigatori, diretti dalla Procura della Repubblica di Trani, stanno svolgendo ulteriori accertamenti. Perché loro due - lui con precedenti, lei incensurata, non sono che due anelli della catena. O, almeno, così si può immaginare, come una sorta di corrieri con un canale di approvvigionamento e una destinazione finale.