"Verso il 21 marzo": le iniziative delle scuole per le vittime delle mafie

Gli studenti molfettesi hanno conosciuto le vite di Giancarlo Siani, Hiso Telaray, Francesco Marcone e Michele Fazio

venerdì 30 marzo 2018 17.25
A cura di Roberta Carlucci
Mercoledì mattina, prima della chiusura delle scuole per le festività pasquali, il presidio di Libera Molfetta ha incontrato le scuole mons. Antonio Bello, l'istituto alberghiero Molfetta, l'istituto Ferraris, il liceo classico Leonardo da Vinci e il liceo scientifico Albert Einstein per una condivisione partecipata dei lavori fatti dagli studenti in preparazione alla marcia del 21 marzo tenutasi a Foggia.

I ragazzi si sono dimostrati molto coinvolti dalle tematiche trattate e dalle storie di vittime innocenti delle mafie approfondite in questi mesi. Hanno conosciuto meglio le vite di Giancarlo Siani, Hiso Telaray, Francesco Marcone, Michele Fazio (alcune di esse sono state da loro approfondite attraverso la lettura del libro "Non a caso" di Daniela Marcone, pubblicato nel 2017 da La Meridiana).

Proprio il papà di Michele, Pinuccio Fazio, è intervenuto al termine della presentazione dei lavori per ringraziare gli studenti per l'impegno profuso e per portare la sua testimonianza come familiare di vittima innocente di mafia, ormai da anni impegnato per il settore Memoria di Libera Contro le Mafie nel dialogo con i giovani al fine di incoraggiarli all'impegno nei presìdi o come singoli cittadini.

La sua testimonianza ha coinvolto molto i ragazzi, partecipi e attenti nell'ascolto dall'inizio alla fine dell'incontro, e li ha fatti molto riflettere sulla percezione della mafia nella società. Lo stesso Pinuccio con la moglie, prima di quanto accaduto al figlio, sentendo dei colpi esplosi per le vie di Bari vecchia, preferiva rintanarsi in casa.

Ma dopo quanto accaduto a Michele, sia lui che la moglie Lella hanno compreso che quei colpi non erano da trascurare affatto e che occorreva recuperare il tessuto umano e sociale del proprio quartiere, mettendo a fattor comune le energie positive dei cittadini onesti che vi abitavano. Oggi continuano ogni giorno a fare questa opera e a portare avanti la memoria di Michele con un'associazione a lui intitolata che ha sede a pochi passi dal punto in cui il ragazzo fu colpito da un colpo esploso dal clan Capriati.

La partecipazione entusiasta degli studenti all'incontro di mercoledì scorso sembra già aver dato vita a future collaborazioni per l'avvio dei lavori scolastici in vista del 21 marzo 2019.
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