Verifica amministrativa verso la fine: Minervini deciso a essere sindaco di Molfetta
Immutate le posizioni nella maggioranza: in caso di dimissioni, il sindaco pronto a portare tutti davanti alla città
domenica 27 dicembre 2020
La verifica politico - amministrativa in corso nella maggioranza di Molfetta sta per volgere al termine nel rispetto delle tempistiche che le forze in campo si erano date: entro fine anno la città dovrebbe così sapere se l'attuale amministrazione avrà un prosieguo e come oppure no e quindi attendere nel 2021 il commissariamento e prepararsi alle prossime elezioni comunali.
Le posizioni sembrano essere immutate.
Tommaso Minervini avrebbe, infatti, ribadito di voler continuare il mandato da primo cittadino e portarlo a termine nel 2022; il sindaco, inoltre, non vorrebbe lasciare la città senza un punto di riferimento sul territorio nell'affrontare l'emergenza sanitaria ed economica provocata dal Coronavirus.
Un altro, poi, sarebbe il suo pensiero: mai le dimissioni. Nessuna decisione personale, insomma, che potrebbe essere letta dalla città come un voltare le spalle in un momento storico difficilissimo.
Piuttosto la fine dell'esperienza amministrativa, secondo Minervini, dovrebbe essere dettata da una sfiducia in Consiglio Comunale così che ogni forza politica possa assumersi le proprie responsabilità davanti ai cittadini.
Le riflessioni sarebbero in corso.
Il Pd sarebbe pure propenso a continuare l'esperienza amministrativa fino alla sua scadenza. Il Partito Democratico potrebbe così tenere la presidenza del Consiglio Comunale, almeno un assessorato in Giunta (la posizione di Gabriella Azzollini non sarebbe in discussione) nonchè nella massima assise anche Gianni Facchini, pure consigliere della città metropolitana.
Per molti, all'interno del partito, non avrebbe senso sciogliere ora l'alleanza che ha portato a governare la città visto che non è stato fatto nell'immediatezza dello schieramento del sindaco a favore di Saverio Tammacco, candidato al consiglio regionale con Raffaele Fitto presidente, anzichè a favore di Michele Emiliano, sostenuto da Pd locale.
Pd locale che, però, porrebbe poi fine all'alleanza immaginando un nuovo polo di centrosinistra da presentare alla comunità nelle elezioni 2022.
Gli altri gruppi in seno al Governo di città si starebbero pure confrontando.
"Noi" sarebbe ancora per la linea a fianco di Tommaso Minervini mentre traballerebbe la posizione del gruppo "Obiettivo Molfetta" facente riferimento all'assessore all'urbanistica Pietro Mastropasqua. Sullo sfondo, ma nemmeno tanto, il gruppo "Popolari di Molfetta" di Pino Amato che sarebbe pronto a entrare ufficialmente nella maggioranza dopo l'elezione nell'opposizione di centrodestra.
Le posizioni sembrano essere immutate.
Tommaso Minervini avrebbe, infatti, ribadito di voler continuare il mandato da primo cittadino e portarlo a termine nel 2022; il sindaco, inoltre, non vorrebbe lasciare la città senza un punto di riferimento sul territorio nell'affrontare l'emergenza sanitaria ed economica provocata dal Coronavirus.
Un altro, poi, sarebbe il suo pensiero: mai le dimissioni. Nessuna decisione personale, insomma, che potrebbe essere letta dalla città come un voltare le spalle in un momento storico difficilissimo.
Piuttosto la fine dell'esperienza amministrativa, secondo Minervini, dovrebbe essere dettata da una sfiducia in Consiglio Comunale così che ogni forza politica possa assumersi le proprie responsabilità davanti ai cittadini.
Le riflessioni sarebbero in corso.
Il Pd sarebbe pure propenso a continuare l'esperienza amministrativa fino alla sua scadenza. Il Partito Democratico potrebbe così tenere la presidenza del Consiglio Comunale, almeno un assessorato in Giunta (la posizione di Gabriella Azzollini non sarebbe in discussione) nonchè nella massima assise anche Gianni Facchini, pure consigliere della città metropolitana.
Per molti, all'interno del partito, non avrebbe senso sciogliere ora l'alleanza che ha portato a governare la città visto che non è stato fatto nell'immediatezza dello schieramento del sindaco a favore di Saverio Tammacco, candidato al consiglio regionale con Raffaele Fitto presidente, anzichè a favore di Michele Emiliano, sostenuto da Pd locale.
Pd locale che, però, porrebbe poi fine all'alleanza immaginando un nuovo polo di centrosinistra da presentare alla comunità nelle elezioni 2022.
Gli altri gruppi in seno al Governo di città si starebbero pure confrontando.
"Noi" sarebbe ancora per la linea a fianco di Tommaso Minervini mentre traballerebbe la posizione del gruppo "Obiettivo Molfetta" facente riferimento all'assessore all'urbanistica Pietro Mastropasqua. Sullo sfondo, ma nemmeno tanto, il gruppo "Popolari di Molfetta" di Pino Amato che sarebbe pronto a entrare ufficialmente nella maggioranza dopo l'elezione nell'opposizione di centrodestra.