Verifica amministrativa, ore cruciali: Minervini non si dimette. Altrimenti tutti davanti a Molfetta
Intanto oggi pomeriggio il Consiglio comunale
venerdì 11 dicembre 2020
9.53
Sono ore cruciali per la verifica amministrativa - politica del "Minervini - bis".
Nelle ultime quarantotto ore, infatti, si sarebbero intensificati incontri e riunioni secondo il programma disposto dallo stesso primo cittadino che nei giorni centrali di questa settimana aveva indicato quelli da dedicare all'ascolto di tutte le parti della sua maggioranza in attesa di decidere poi le modalità del prosieguo.
A essere presenti tutti i consiglieri comunali di maggioranza, assessori e i vertici delle municipalizzate.
In particolare Tommaso Minervini avrebbe relazionato circa il programma e i punti già eseguiti, rivendicando e difendendo il proprio lavoro, quello che lui stesso pubblicamente ha più volte definito come "silenzio operoso".
Minervini sarebbe partito dal tema della sicurezza, sottolinenando l'apporto dato in termini di strutture, uomini e mezzi in particolare alla Polizia Locale per poi arrivare all'economia locale con la valorizzazione di alcuni siti cardine in prospettiva turistica, l'ingresso nella ZES e al mondo della cultura e della scuola, sostenuti anche in un difficile momento come quello causato dalla pandemia.
Il sindaco avrebbe poi puntato i riflettori sullo stato di salute delle municipalizzate (ad esempio l'attivo della MTM) e le prospettive di crescita (ad esempio dell'ASM) alla luce di investimenti in infrastrutture oppure sul ruolo cruciale dato ai cittadini attraverso il sistema delle deleghe.
Ciò che è emerso ieri in particolare è ancora l'intenzione di Tommaso Minervini di non dimettersi e la sua linea: se ciò dovesse accadere, il sindaco sarebbe intenzionato a chiedere a tutte le componenti di "metterci la faccia" davanti alla città.
Ora si attende il prosieguo con una scadenza: a fine mese il dado deve essere tratto.
Nelle ultime quarantotto ore, infatti, si sarebbero intensificati incontri e riunioni secondo il programma disposto dallo stesso primo cittadino che nei giorni centrali di questa settimana aveva indicato quelli da dedicare all'ascolto di tutte le parti della sua maggioranza in attesa di decidere poi le modalità del prosieguo.
A essere presenti tutti i consiglieri comunali di maggioranza, assessori e i vertici delle municipalizzate.
In particolare Tommaso Minervini avrebbe relazionato circa il programma e i punti già eseguiti, rivendicando e difendendo il proprio lavoro, quello che lui stesso pubblicamente ha più volte definito come "silenzio operoso".
Minervini sarebbe partito dal tema della sicurezza, sottolinenando l'apporto dato in termini di strutture, uomini e mezzi in particolare alla Polizia Locale per poi arrivare all'economia locale con la valorizzazione di alcuni siti cardine in prospettiva turistica, l'ingresso nella ZES e al mondo della cultura e della scuola, sostenuti anche in un difficile momento come quello causato dalla pandemia.
Il sindaco avrebbe poi puntato i riflettori sullo stato di salute delle municipalizzate (ad esempio l'attivo della MTM) e le prospettive di crescita (ad esempio dell'ASM) alla luce di investimenti in infrastrutture oppure sul ruolo cruciale dato ai cittadini attraverso il sistema delle deleghe.
Ciò che è emerso ieri in particolare è ancora l'intenzione di Tommaso Minervini di non dimettersi e la sua linea: se ciò dovesse accadere, il sindaco sarebbe intenzionato a chiedere a tutte le componenti di "metterci la faccia" davanti alla città.
Ora si attende il prosieguo con una scadenza: a fine mese il dado deve essere tratto.