Vendeva capi d'abbigliamento contraffatti, scattano sequestro e denuncia
Irruzione della Guardia di Finanza nell'appartamento di un uomo: militari insospettiti dall'andirivieni di persone
venerdì 22 marzo 2019
16.14
Aveva creato in casa una vera e propria boutique di capi di abbigliamento "autenticamente falsati". Un molfettese, di cui non sono state rese note le generalità, riceveva in casa i clienti che comodamente potevano comprare i capi di noti marchi falsi che venivano pubblicizzati su un profilo Facebook dedicato.
L'attività illecita è stata portata alla luce dagli uomini delle Fiamme Gialle della Tenenza di Molfetta, insospettiti dall'andirivieni di clienti. Dopo numerosi servizi di osservazione, i militari diretti dal capitano Chiara Iale hanno controllato un cliente che aveva appena acquistato un giubbotto della K-WAY palesemente contraffatto.
Immediata perquisizione domiciliare all'interno dell'appartamento abitato dal "falsario" e dalla sua famiglia, ha permesso di sottoporre a sequestro 853 pezzi tra capi d'abbigliamento ed etichette recanti marchi di note griffe internazionali particolarmente gradite soprattutto al pubblico dei giovanissimi, ma privi dei requisiti di sicurezza garantiti dalle produzioni di beni merce originali, secondo le direttive europee e le norme nazionali, a salvaguardia del consumatore finale.
Come noto, infatti, la vendita di prodotti contraffatti alimenta una filiera che finanzia le organizzazioni criminali, riduce le opportunità di impiego sfruttando manodopera illegale, determina un mancato gettito fiscale e determina rischi per la sicurezza e la salute dei consumatori. In tale ambito, oltre al sequestro dei prodotti contraffatti, è stato deferito all'Autorità Giudiziaria il falsario, detentore della merce contraffatta.
All'acquirente individuato, invece, al termine delle perizie sui capi d'abbigliamento contraffatto, gli verrà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 7.000 euro così come previsto dall'articolo 17 della legge n. 99/2009.
L'attività illecita è stata portata alla luce dagli uomini delle Fiamme Gialle della Tenenza di Molfetta, insospettiti dall'andirivieni di clienti. Dopo numerosi servizi di osservazione, i militari diretti dal capitano Chiara Iale hanno controllato un cliente che aveva appena acquistato un giubbotto della K-WAY palesemente contraffatto.
Immediata perquisizione domiciliare all'interno dell'appartamento abitato dal "falsario" e dalla sua famiglia, ha permesso di sottoporre a sequestro 853 pezzi tra capi d'abbigliamento ed etichette recanti marchi di note griffe internazionali particolarmente gradite soprattutto al pubblico dei giovanissimi, ma privi dei requisiti di sicurezza garantiti dalle produzioni di beni merce originali, secondo le direttive europee e le norme nazionali, a salvaguardia del consumatore finale.
Come noto, infatti, la vendita di prodotti contraffatti alimenta una filiera che finanzia le organizzazioni criminali, riduce le opportunità di impiego sfruttando manodopera illegale, determina un mancato gettito fiscale e determina rischi per la sicurezza e la salute dei consumatori. In tale ambito, oltre al sequestro dei prodotti contraffatti, è stato deferito all'Autorità Giudiziaria il falsario, detentore della merce contraffatta.
All'acquirente individuato, invece, al termine delle perizie sui capi d'abbigliamento contraffatto, gli verrà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 7.000 euro così come previsto dall'articolo 17 della legge n. 99/2009.