Vandalizzata una Quarantana nel centro storico
Il gesto si sarebbe consumato forse questa notte
venerdì 3 marzo 2017
17.00
In occasione dell'inizio della Quaresima, nel Centro Storico sono state installate 5 "Quarantane", ovvero dei fantocci che ricalcano le sembianze di un'anziana signora vestita a lutto con al centro del corpo una grossa arancia con sette penne di gallina (tante quanti i venerdì che sono compresi tra il Mercoledì delle Ceneri e la Santa Pasqua) e che i fedeli attribuiscono ai sette dolori di Maria. La bambola, dunque, veglia per tutto il periodo quaresimale fino al giorno di Pasqua, giorno in cui viene bruciata o fatta scoppiare.
Una di queste però è stata barbaramente vandalizzata, probabilmente questa notta: ad uno dei 5 fantocci, è stata infatti staccata una gamba, ritrovata poi stamane al suolo.
Tra l'altro il progetto di realizzazione delle cinque Quarantane ha coinvolto oltre 250 piccoli alunni delle scuole "Cozzoli", "don Cosmo Azzollini", "Santomauro" e "S. Giovanni Bosco", i quali, grazie all'impegno dell'associazione "Passione e Tradizione" hanno potuto rivivere una tradizione antica della quaresima molfettese.
La stessa associazione però, attraverso la sua pagina ufficiale su Facebook, stamane non ha potuto fare a meno di manifestare la sua amarezza di fronte a «la Molfetta immatura, la Molfetta delinquente, la Molfetta che non conosce il significato di civiltà» sottolineando come si voglia «frenare il nostro entusiasmo, colpirci al cuore annientando il lavoro sacrificato, il tempo dedicato, i sorrisi dei bambini coinvolti».
L'associazione però non demorde ed afferma che non si fermerà, seppur comprensibilmente delusa ed amareggiata, aggiungiamo noi, dagli atteggiamenti di una parte, per fortuna minoritaria, della nostra città che vanno assolutamente condannati.
Una di queste però è stata barbaramente vandalizzata, probabilmente questa notta: ad uno dei 5 fantocci, è stata infatti staccata una gamba, ritrovata poi stamane al suolo.
Tra l'altro il progetto di realizzazione delle cinque Quarantane ha coinvolto oltre 250 piccoli alunni delle scuole "Cozzoli", "don Cosmo Azzollini", "Santomauro" e "S. Giovanni Bosco", i quali, grazie all'impegno dell'associazione "Passione e Tradizione" hanno potuto rivivere una tradizione antica della quaresima molfettese.
La stessa associazione però, attraverso la sua pagina ufficiale su Facebook, stamane non ha potuto fare a meno di manifestare la sua amarezza di fronte a «la Molfetta immatura, la Molfetta delinquente, la Molfetta che non conosce il significato di civiltà» sottolineando come si voglia «frenare il nostro entusiasmo, colpirci al cuore annientando il lavoro sacrificato, il tempo dedicato, i sorrisi dei bambini coinvolti».
L'associazione però non demorde ed afferma che non si fermerà, seppur comprensibilmente delusa ed amareggiata, aggiungiamo noi, dagli atteggiamenti di una parte, per fortuna minoritaria, della nostra città che vanno assolutamente condannati.