Vandalizzata la statua per Di Vittorio, CGIL Molfetta: «Chiediamo l'identificazione dei responsabili»
Nel frattempo, si provvederà in brevi tempi al restauro del busto
giovedì 11 luglio 2024
10.08
Nel pomeriggio di ieri, 10 luglio, un atto vandalico ha colpito il busto di Giuseppe Di Vittorio situato nella villa comunale di Molfetta. Ignoti hanno danneggiato la targa in marmo posta ai piedi del busto del sindacalista in occasione della visita avvenuta il 18 novembre 2014 dell'allora Segretaria Generale della Cgil Susanna Camusso, spezzandola in due parti.
Pubblichiamo di seguito una nota stampa diramata dalla Camera del Lavoro CGIL.
«Il coordinatore della sede della Camera del Lavoro di Molfetta, Michele Jacono, ha immediatamente condannato il gesto, definendolo un grave oltraggio alla memoria di un uomo che ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti e alla promozione di valori di giustizia sociale.
Il segretario generale della Cgil Bari, Domenico Ficco, ha aggiunto: "Questo atto costituisce un attacco ai principi democratici e un'offesa ai valori costituzionali, in linea con il pesante clima repressivo che offende le possibilità di giovani, la libertà di informazione e la valorizzazione della nostra costituzione. Non possiamo permettere che tali azioni rimangano impunite e dobbiamo continuare nel nostro impegno di difesa degli stessi valori democratici per i quali Giuseppe Di Vittorio ha combattuto".
Chiediamo che le forze dell'ordine avviino le indagini per identificare i responsabili del gesto, visionando eventualmente le registrazioni delle telecamere di sorveglianza se presenti nell'area. Nel frattempo si provvederà al più presto al restauro del busto, affinché possa tornare a essere un simbolo intatto dei valori di giustizia e solidarietà che Di Vittorio ha rappresentato, perché la sua eredità morale e politica è un patrimonio che va difeso e custodito».
Pubblichiamo di seguito una nota stampa diramata dalla Camera del Lavoro CGIL.
«Il coordinatore della sede della Camera del Lavoro di Molfetta, Michele Jacono, ha immediatamente condannato il gesto, definendolo un grave oltraggio alla memoria di un uomo che ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti e alla promozione di valori di giustizia sociale.
Il segretario generale della Cgil Bari, Domenico Ficco, ha aggiunto: "Questo atto costituisce un attacco ai principi democratici e un'offesa ai valori costituzionali, in linea con il pesante clima repressivo che offende le possibilità di giovani, la libertà di informazione e la valorizzazione della nostra costituzione. Non possiamo permettere che tali azioni rimangano impunite e dobbiamo continuare nel nostro impegno di difesa degli stessi valori democratici per i quali Giuseppe Di Vittorio ha combattuto".
Chiediamo che le forze dell'ordine avviino le indagini per identificare i responsabili del gesto, visionando eventualmente le registrazioni delle telecamere di sorveglianza se presenti nell'area. Nel frattempo si provvederà al più presto al restauro del busto, affinché possa tornare a essere un simbolo intatto dei valori di giustizia e solidarietà che Di Vittorio ha rappresentato, perché la sua eredità morale e politica è un patrimonio che va difeso e custodito».