Vandali contro il bus della Chaminade. Le Aquile Molfetta: «Noi lontani da tutto questo»
La società del presidente de Giglio: «Ci contraddistinguono da sempre sportività e passione»
lunedì 18 novembre 2019
10.18
Sul campo Sefa Aquile Molfetta - Chaminade è finita 0-2. Fuori dal campo, a perdere è stata tutta la città di Molfetta.
Teppisti, infatti, hanno vandalizzato il pullman della squadra ospite, parcheggiato all'esterno del PalaPoli dove sabato 16 novembre alle ore 16.00, s'è giocata la partita valida per settima giornata del girone G del campionato di serie B.
Scritte offensive e disegni sulla carrozzeria del mezzo che attendeva la squadra con dirigenti al seguito per il rientro a casa a Campobasso dopo il big match che opponeva la capolista al team di Molfetta che sul parquet di casa ha venduto cara la pelle, sbagliando tante occasioni e venendo punito con due marcature negli ultimi trenta secondi dell'incontro.
«Comunichiamo che la società tutta delle Aquile Molfetta prende le distanze dal tutto ciò che è successo sabato 16 novembre al termine del match all'esterno del PalaPoli che, al termine di una bellissima gara contro una della candidate alla promozione diretta del girone G,ha dato vita ad uno spettacolo indecente al pulman della squadra avversaria.
Pur disconoscendo fortemente quanto accaduto, rivolgiamo comunque le nostre scuse per l'accaduto all'intera società Chaminade Campobasso. La sportività e la passione dei nostri tifosi ci ha sempre distinto da anni a Molfetta pertanto non sarà questo cattivo gesto a cancellare quanto di buono creato dal presidente de Giglio e dall'intera dirigenza biancorossa», scrive la Sefa Aquile Molfetta sul proprio profilo Facebook.
Non è mancata anche la presa di posizione sull'accaduto del "Sesto in campo", il gruppo di tifosi che segue la Sefa Aquile Molfetta tanto in casa quanto in trasferta: «Noi, come 6°IC, ci dissociamo da quanto verificatosi nel pomeriggio di ieri (sabato 16 novembre, ndr) ai danni del pullman della società sportiva Chaminade.
Questo atto vile ed increscioso non è nelle nostre corde e chi ci conosce lo sa benissimo. Fiduciosi che possa esser tempestivamente individuato il colpevole, ci tenevamo a render nota pubblicamente la nostra estraneità ai fatti», scrivono i tifosi su Facebook.
Teppisti, infatti, hanno vandalizzato il pullman della squadra ospite, parcheggiato all'esterno del PalaPoli dove sabato 16 novembre alle ore 16.00, s'è giocata la partita valida per settima giornata del girone G del campionato di serie B.
Scritte offensive e disegni sulla carrozzeria del mezzo che attendeva la squadra con dirigenti al seguito per il rientro a casa a Campobasso dopo il big match che opponeva la capolista al team di Molfetta che sul parquet di casa ha venduto cara la pelle, sbagliando tante occasioni e venendo punito con due marcature negli ultimi trenta secondi dell'incontro.
«Comunichiamo che la società tutta delle Aquile Molfetta prende le distanze dal tutto ciò che è successo sabato 16 novembre al termine del match all'esterno del PalaPoli che, al termine di una bellissima gara contro una della candidate alla promozione diretta del girone G,ha dato vita ad uno spettacolo indecente al pulman della squadra avversaria.
Pur disconoscendo fortemente quanto accaduto, rivolgiamo comunque le nostre scuse per l'accaduto all'intera società Chaminade Campobasso. La sportività e la passione dei nostri tifosi ci ha sempre distinto da anni a Molfetta pertanto non sarà questo cattivo gesto a cancellare quanto di buono creato dal presidente de Giglio e dall'intera dirigenza biancorossa», scrive la Sefa Aquile Molfetta sul proprio profilo Facebook.
Non è mancata anche la presa di posizione sull'accaduto del "Sesto in campo", il gruppo di tifosi che segue la Sefa Aquile Molfetta tanto in casa quanto in trasferta: «Noi, come 6°IC, ci dissociamo da quanto verificatosi nel pomeriggio di ieri (sabato 16 novembre, ndr) ai danni del pullman della società sportiva Chaminade.
Questo atto vile ed increscioso non è nelle nostre corde e chi ci conosce lo sa benissimo. Fiduciosi che possa esser tempestivamente individuato il colpevole, ci tenevamo a render nota pubblicamente la nostra estraneità ai fatti», scrivono i tifosi su Facebook.