Uto Ughi a Molfetta, un successo annunciato
Il grande violinista ha incantato il pubblico della Cattedrale. Nuovo teatro in arrivo ha annunciato il sindaco Minervini
lunedì 24 dicembre 2018
17.41
Chiudere gli occhi e seguendo la musica fare un giro per l'Europa. Tra le verdi terre tedesche, la Francia fervente di cultura, le soleggiate giornate in Spagna e i freddi inverni polacchi.
È davvero un viaggio squisitamente europeo che il maetro Uto Ughi con la forza e la delicatezza del suo violino ha portato in scena la scorsa sera nella Cattedrale di Molfetta.
Un concerto unico in cui il grande violinista, accompagnato al pianoforte dal maestro Andrea Bacchetti, ha dato vita a molteplici emozioni eseguendo capolavori di virtuosismo, pezzi di affascinante complessità, senza tralasciare il suo ultimo lavoro discografico, "Note d'Europa". Un concerto gratuito e rientrante nel ricco cartellone di eventi del Natele molfettese organizzato e promosso dal Comune di Molfetta e l'egida dell'assessore alla cultura, Sara Allegretta, e che senza dubbio costituisce un appuntamento di punta. A dimostrazione anche la forte partecipazione di pubblico e la grande richiesta dei biglietti che nel giro di pochi minuti sono andati a ruba circa una settimana fa.
I brani proposti da Ughi spaziavano dal Settecento all'Ottocento musicale, tra sinfonie e romanze e danze popolari che hanno stregato il pubblico della cattedrale, rapito dalle movenze di un artista di tale calibro. Sì, perché non sempre capita di poter vedere dal vivo un "mostro sacro" di talento e maestria esibirsi proprio davanti ai propri occhi. Non una registrazione, ma musica viva e immanente.
Ad aprire l'esecuzione la "Romanza in fa maggiore" di Beethoven e a seguire la "Sonata della primavera" tra le più conosciute. Ed ancora un rondò capriccioso con le sue sfumature di colore squisitamente francesi, sonorità andaluse e quelle della danza popolare polacca, finendo poi con una fantasia sulla Carmen di Bizet e la meditazione di Taizé.
Ma ciò che ha altresì catturato sono state le introduzioni didascaliche di Ughi ad ogni brano, come se volesse aprire ogni volta la porta per far accomodare il pubblico in un comodo salotto europeo.
Un successo annunciato già nei giorni precedenti, con la fila dietro le porta dell'infopoint del Centro Storico per aggiudicarsi i biglietti e che proprio per questo lascia l'amaro in bocca per non aver potuto estendere a un pubblico maggiore la partecipazione. Per questo nel corso della serata il sindaco Tommaso Minervini, scusandosi "con chi è rimasto fuori", ha annunciato l'esistenza dello studio di fattibilità per la costruzione di un nuovo teatro a Molfetta, dalla capacità di 1200 posti e che presto sorgerà nella zona alle spalle della scuola Berlinguer.
Un sentito ringraziamento e augurio rivolto al pubblico che assiduamente partecipa alle manifestazioni in programma è stato quello dell'assessore Sara Allegretta che ha sottolineato come il 2018 sia stato un anno bellissimo per nostra città, e in particolare un'ottima annata di fermento culturale ritrovato.
È davvero un viaggio squisitamente europeo che il maetro Uto Ughi con la forza e la delicatezza del suo violino ha portato in scena la scorsa sera nella Cattedrale di Molfetta.
Un concerto unico in cui il grande violinista, accompagnato al pianoforte dal maestro Andrea Bacchetti, ha dato vita a molteplici emozioni eseguendo capolavori di virtuosismo, pezzi di affascinante complessità, senza tralasciare il suo ultimo lavoro discografico, "Note d'Europa". Un concerto gratuito e rientrante nel ricco cartellone di eventi del Natele molfettese organizzato e promosso dal Comune di Molfetta e l'egida dell'assessore alla cultura, Sara Allegretta, e che senza dubbio costituisce un appuntamento di punta. A dimostrazione anche la forte partecipazione di pubblico e la grande richiesta dei biglietti che nel giro di pochi minuti sono andati a ruba circa una settimana fa.
I brani proposti da Ughi spaziavano dal Settecento all'Ottocento musicale, tra sinfonie e romanze e danze popolari che hanno stregato il pubblico della cattedrale, rapito dalle movenze di un artista di tale calibro. Sì, perché non sempre capita di poter vedere dal vivo un "mostro sacro" di talento e maestria esibirsi proprio davanti ai propri occhi. Non una registrazione, ma musica viva e immanente.
Ad aprire l'esecuzione la "Romanza in fa maggiore" di Beethoven e a seguire la "Sonata della primavera" tra le più conosciute. Ed ancora un rondò capriccioso con le sue sfumature di colore squisitamente francesi, sonorità andaluse e quelle della danza popolare polacca, finendo poi con una fantasia sulla Carmen di Bizet e la meditazione di Taizé.
Ma ciò che ha altresì catturato sono state le introduzioni didascaliche di Ughi ad ogni brano, come se volesse aprire ogni volta la porta per far accomodare il pubblico in un comodo salotto europeo.
Un successo annunciato già nei giorni precedenti, con la fila dietro le porta dell'infopoint del Centro Storico per aggiudicarsi i biglietti e che proprio per questo lascia l'amaro in bocca per non aver potuto estendere a un pubblico maggiore la partecipazione. Per questo nel corso della serata il sindaco Tommaso Minervini, scusandosi "con chi è rimasto fuori", ha annunciato l'esistenza dello studio di fattibilità per la costruzione di un nuovo teatro a Molfetta, dalla capacità di 1200 posti e che presto sorgerà nella zona alle spalle della scuola Berlinguer.
Un sentito ringraziamento e augurio rivolto al pubblico che assiduamente partecipa alle manifestazioni in programma è stato quello dell'assessore Sara Allegretta che ha sottolineato come il 2018 sia stato un anno bellissimo per nostra città, e in particolare un'ottima annata di fermento culturale ritrovato.